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Ritorno laddove morì il vecchio Toro

Ricordi infausti ce ne sono nella vita di chiunque, e certo in quella del Toro non c'é che da pescare alla cieca per trovarne in abbondanza. Retrocessioni, fallimenti, oltre a tragedie ben più grandi; ma, per restare...

Redazione Toro News

"Ricordi infausti ce ne sono nella vita di chiunque, e certo in quella del Toro non c'é che da pescare alla cieca per trovarne in abbondanza. Retrocessioni, fallimenti, oltre a tragedie ben più grandi; ma, per restare all'interno dei campi da calcio, in pochi evocano momenti tanto bui come l'ultima Cittadella-Torino. I giorni in cui quel Di Michele che allora era capitano e oggi è fuori squadra leggeva il comunicato, l'aggressione (gonfiata) al ristorante, l'abbraccio tra i giocatori sul terreno di gioco del “Tombolato” prima dell'inizio della gara che però non avrebbe dato nessuna scintilla in partita, la fine del breve interregno di pazzi del povero Beretta, quindi l'arrivo di Petrachi accolto dal “saluto degli ultrà” (non rivolto a lui, comunque) e l'addio di Foschi.Tra tutto, torniamo con la mente al cerchio della squadra prima del match, cercando di illudersi che potesse servire a rintracciare la forza smarrita. Non poteva, nulla poteva far ritrovare se stessi, a quei giocatori smarriti, che negli occhi dei compagni non trovavano che la stessa impotenza. Per cambiare, dovevano cambiare gli uomini; Petrachi lo capì, e agì di polso. Cercava la salvezza, trovò quasi la Serie A. Oggi, restano alcuni degli uomini che hanno vissuto il nuovo Toro, dopo che quello vecchio era morto a Cittadella in seguito a lunga agonia. Alcuni degli uomini, sperando che rimanga ancora lo stesso spirito, venato da un filo di incoscienza, che li caratterizzò.Giocherà un Torino strano, quest'oggi, senza un vero attaccante. Giocherà con attorno i suoi tifosi; ma chissà quanti, e chissà quali, forse non saranno gli stessi che l'hanno seguito in lungo e in lago per la Penisola anche nei momenti più neri, forse saranno di meno; non sappiamo prevedere quali potranno essere gli effetti pratici della Tessera del Tifoso, in questa prima trasferta dall'introduzione del contestato provvedimento governativo.La squadra di Lerda è parimenti ancora da capire del tutto, e forse deve ancora capire se stessa (il che sarebbe comprensibile, trovandosi ancora in Agosto); da capire, e da completare, perché lo Zanetti che oggi scenderà in campo dal 1' non è il centrocampista che il tecnico vuole per dare ordine agli undici in campo, e non lo è neppure il neoarrivato De Vezze.A Cittadella morì il vecchio Toro, oggi forse vedremo nascere quello nuovo, quello della stagione 2010-2011.

"(foto M.Dreosti)