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Roma-Torino 3-2, Mazzarri: “Creiamo più degli altri e poi… Ingenuità e gol sbagliati”

Redazione Toro News

"Dopo il 2-2 davvero il Toro poteva vincerla? "C'era entusiasmo, la Roma si era impaurita. Per un fatto psicologico naturale pensavo di poter fare l'impresa. La psicologia conta come sempre".

"Al tecnico viene poi chiesto: non è il momento di rischiare di più? "Chiedo a lei: Parigini cosa è? Un attaccante. Iago? Un attaccante, Belotti anche. Aina è uno che spinge più che difendere. Se poi pensate di poter giocare con tre attaccanti fermi lassù, la Roma fa sei gol. Senza una logica non si fanno risultati. Mi sembra che Parigini abbia fatto bene, è chiaro che deve crescere, però di base è un attaccante. Poi io gli dò un compito in fase difensiva per non lasciare Ansaldi e Rincon in mezzo a Pellegrini, Cristante e Zaniolo. Ma resta un attaccante".

"L'arbitro? "Mi dicono che c'è stato un episodio simile a quello di Ichazo su Mandzukic nel derby, ma non ne parlo. Se ne vuol parlare il presidente ci pensa lui. Io sono stanco di questo tema. Io parlo dei gol fatti sbagliati, della sfortuna, non so nemmeno come chiamarla. Si ricorda il gol mangiato dentro la porta da De Silvestri contro la Lazio? Uno poi fa lo scienziato e cerca il pelo nell'uovo, ma se si sbagliano dei gol fatti... Per me la squadra gioca bene, tiene il campo, fa più degli altri. Ma è un momento che va tutto male, non so che dirvi".

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