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Roma-Torino: Dzeko e Salah i totem offensivi giallorossi. E Nainggolan…

TURIN, ITALY - SEPTEMBER 25:  Mohamed Salahof Roma in action during the Serie A match between FC Torino and AS Roma at Stadio Olimpico di Torino on September 25, 2016 in Turin, Italy.  (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Focus on / Il reparto offensivo della formazione capitolina, con cinquanta gol all'attivo, è il secondo migliore attacco della Serie A

Nicolò Muggianu

La Roma di Luciano Spalletti ospita domenica alle 18.00 all'Olimpico il Torino di mister Sinisa Mihajlovic. I granata, che hanno ritrovato i tre punti proprio durante l'ultima partita casalinga con il Pescara, vogliono continuare il cammino intrapreso anche contro una delle squadre migliori e più in forma del campionato di Serie A di quest’anno: la Roma. I giallorossi, infatti, sono una formazione ben congeniata, con dei meccanismi consolidati e delle manovre di gioco molto complicate basate su fraseggi palla a terra e verticalizzazioni improvvise assai efficaci. I capitolini poi stanno cercando di recuperare terreno dalla Juventus e, dopo l'ultima convincente vittoria di Corotone, la banda di Spalletti mette nel mirino il Toro. Ma oltre a tutto ciò, ci sono degli uomini nella Roma che il Torino dovrà tenere ben d’occhio, perché possono far la differenza. Stiamo parlando del reparto offensivo giallorosso con il tandem offensivo Dzeko-Salah - appena ricomposto dopo un mese causa l'assenza dell'egizioano impegnato in Coppa d'Africa - a guidare il reparto e il belga Nainggolan a supporto pronto a incidere, così come accaduto nelle ultime partite, in un ruolo per lui atipico.

FANTASIA – L’egiziano lo conosce bene tutta l’Italia: la sua genialità col pallone tra i piedi è ormai cosa nota e le sue accelerazioni palla al piede lo rendono una delle "mezze punte" più temibili della Serie A. Il Torino dovrà dunque essere bravo a cercare di arginare le iniziative offensive di un giocatore, che in questo avvio di stagione ha messo in campo delle ottime prestazioni per la squadra, dimostrando di essere cresciuto anche sotto il profilo del sacrificio nei momenti più complicati. Proprio questo sua nuova capacità di leadership è emersa con forza durante l'ultima Coppa d'Africa dove il ragazzo ha trascinato la sua nazionale fino in finale per poi arrendersi al solo Camerun e alla solita "maledizione" di Hector Cuper tacciato ancora una volta come "l'eterno secondo". Gol, sgroppate, fantasia e assist; sono molte le cose che la difesa granata dovrà tener conto di Salah, il giocatore della Roma, con più assi nella manica.

GOL – Criticato per diverso tempo lo scorso anno, a causa di alcuni errori davvero clamorosi sotto porta, quest’anno Dzeko ha deciso invece di voler tornare ad essere il bomber di un tempo quando, al Wolfsburg in particolare, l'attaccante era tra i più prolifici in Europa. La classifica cannonieri parla chiaro: Edin Dzeko, con ben 18 gol all'attivo, è forse il pericolo numero un per il Torino, che si trova davanti un attaccante di livello internzaionale che è riuscito anche a superare il suo più grosso limite: quello mentale. Dzeko è al momento il giocatore più attivo nelle azioni della Roma basti pensare che il bosniaco nell'ultimo match di Crotone ha avuto la forza di rialzarsi dopo aver fallito malamente un penalty segnando il gol del definitivo 0-2. Fortissimo nel gioco aereo ma anche dotato di una buona tecnica palla al piede, la difesa del Torino dovrà stare attenta al capocannoniere della Serie A limitandolo nel suo terreno di caccia prediletto: l'area di rigore.

 Radja Nainggolan in contrasto con Vives nella partita di ieri pomeriggio

DECISIVO - Nainggolan, negli ultimi due mesi, è stato di fatto l'uomo in più della squadra giallorossa. Il belga infatti, nato come mezz'ala, si è scoperto decisivo anche in zona-gol grazie al ruolo che mister Spalletti ha cucito su misura per lui. Il 3-4-2-1 proposto dalla compagine capitolina nelle ultime uscite ha visto il burbero centrocampista impegnato nell'insolito ma efficace ruolo di trequartista dalle caratteristiche atipiche e, facilitato anche dall'assenza di Salah e i frequenti problemi muscolari di Perotti, il ragazzo sembra aver trovato la sua dimensione a suon di gol e ottime prestazioni. L'ultima marcatura è arrivata proprio nell'ultimo match di Crotone in cui il belga è riuscito a sbloccare una partita piuttosto statica con un bel gol che è risultato poi decisivo per le sorti del match. Nainggolan, viste le sue caratteristiche, funge da collante e equilibratore tra reparti in un modulo piuttosto libero e tutt'altro che legato ai tipici standard in cui ogni giocatore sembra in grado di aver trovato il giusto posizionamento per rendere al meglio.

L'egiziano e il bosniaco sono i principali protagonisti del reparto offensivo giallorosso. Ma anche il belga, utilizzato da Spalletti come trequartista atipico, ha dimostrato di saper essere decisivo e alla difesa granata non basterà di certo la prestazione del reparto difensivo offerta contro il Pescara per respingere le vampate di una squadra ben più attrezzata degli abruzzesi. A questo proposito, una nota lieta per Mihajlovic, potrebbe essere la candidatura dell'ex romanista Castan che pare abbia recuperato dall'infortunio e sia nuovamente arruolabile.