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Rosina, vivacità e classe in campo

Per Rosinaldo si è scomodato addirittura Massimo Gramellini, che ha chiesto pubblicamente a De Biasi di schierarlo. La Maratona l’ha sempre invocato e quando è entrato ha preso applausi. Nell’ultimo...

Redazione Toro News

"Per Rosinaldo si è scomodato addirittura Massimo Gramellini, che ha chiesto pubblicamente a De Biasi di schierarlo. La Maratona l’ha sempre invocato e quando è entrato ha preso applausi. Nell’ultimo allenamento di Borgaro ogni suo tocco di palla è stato salutato dalla folla presente con un “olè”. L’ultima scelta spetta a De Biasi, ma il popolo granata ha scelto e lo vuole in campo. Può essere che il giovane fantasista non abbia ancora la giusta esperienza per giocare gli interi novanta minuti nella partita decisiva, ma a questo punto occorre rischiare. Contro il Cesena la regola era non prenderle, adesso invece è il contrario: osare il tutto per tutto per battere i virgiliani con almeno due gol di scarto, addirittura tre se si vogliono evitare i supplementari. La scelta ovviamente non è facile, ma è chiaro che il Mantova non potrà ripetere la prestazione di giovedì al 'Martelli' perché offrirebbe troppo spazio alle incursioni granata, che devono giocoforza attaccare.

"In questa finalissima la stanchezza e lo sfinimento saranno i nemici numero uno per tutti, proprio per questo contano forze fresche in campo, gente motivata e che possegga colpi a sorpresa da regalare. C’è da ipotizzare che Di Carlo, 110 e lode a Coverciano, voto preso sulla tesi dei gol fatti su palla inattiva, cercherà di fare le barricate in difesa, potendo contare sui suoi terzini alti e un portiere, Brivio, in grado di neutralizzare azioni pericolose davanti alla sua porta, come già ha fatto sia contro il Modena che giovedì contro i granata.

"Il Toro potrà contare su “l’inferno” del Delle Alpi che ha promesso di far impazzire i giocatori virgiliani con cori e urla senza tregua, atti a portare la palla alle spalle di Brivio. Il fattore psicologico conterà moltissimo, ma bisognerà anche usare la tattica dell’attesa e della pazienza per colpire gli avversari quando meno se lo aspettano. Rosina si è preso una razione in più di allenamento per provare prima le punizioni e poi i rigori, quando De Biasi ha fatto così poi l’ha quasi sempre schierato, il viso di Rosinaldo era sereno e determinato, dunque conscio di potersi mettere in gioco. La notte e la mattinata porterà consigli al mister, ma è quasi certo che dal cilindro magico uscirà il numero venti.