toro

Rosina: ‘Vorrei restare qui a lungo’

Rosina, partiamo dal rigore che Stefanini non le ha concesso per quella spinta in area nel primo tempo. 'Per me era netto. Mi è parso strano, visto che non ha fischiato, che non mi abbia neanche ammonito per...

Redazione Toro News

Rosina, partiamo dal rigore che Stefanini non le ha concesso per quella spinta in area nel primo tempo. 'Per me era netto. Mi è parso strano, visto che non ha fischiato, che non mi abbia neanche ammonito per un’eventuale simulazione. Credo che comunque sia dipeso dall’assistente, perché l’arbitro mi sembrava stesse quasi per fischiare'.

Intanto il Toro continua a non segnare. Succede da 324 minuti. 'Abbiamo creato diverse palle gol nitide. Poi giochiamo ogni 2, 3 giorni. Diventa difficile recuperare. Nel secondo tempo si è visto un po’ un calo. Anche se abbiamo costretto il Bari a ripiegare, rischiando di subire qualche contropiede'.

Quanto pesa il terzo 0-0 consecutivo? 'Non molto. Anche se ovviamente c’è del rammarico da parte nostra. Sarebbe però stato preoccupante se non avessimo creato neanche un’occasione e invece…'.

A proposito d’occasione, ghiottissima quella fallita nel primo tempo a pochi passi dalla linea di porta. 'Ha fatto una parata d’istinto Gillet. Da una parte è stato bravo lui. Dall’altra ho sbagliato io'.

Soddisfatto di questo avvio di stagione? 'Direi di sì. Sono contento della scelta che ho fatto. Avevo altre offerte di A. Ho puntato deciso su questo progetto. Il Toro come società ha avuto blasone e ce l’avrà. L’inizio è stato assolutamente positivo. Siamo già secondi. Ma abbiamo tanta voglia di arrivare primi. Ci stiamo sempre esprimendo bene: soprattutto dal punto di vista della mentalità, sempre vincente al momento di scendere in campo. Abbiamo sempre mostrato di avere carattere'.

Parla come se fosse già stato stregato da quest’ambiente. Il futuro potrebbe essere tinto di granata allora. 'Questo è un aspetto che andremo a risolvere più avanti. Sarei contento di rimanere. Il progetto c’è e voglio farne parte. Voglio essere tra i protagonisti'.

A scapito del Parma, dunque. 'Il Parma è la società che mi ha fatto crescere e diventare calciatore. Devo molto a loro. Ma i punti di vista erano differenti. Cercavo più spazio, e loro non me lo garantivano. Quella di andare via era comunque una scelta fatta già a fine della scorsa stagione'.

In che cosa deve migliorare ancora Rosina? 'Beh, difetti ne ho ancora tanti, visto che sono un ragazzo di 21 anni. Ma dalla mia famiglia sono sempre stato abituato a rimanere con i piedi per terra e a essere umile. Sono uno che cerca di fare autocritica anche quando tutto è andato per il verso giusto'.

Parliamo del gruppo. 'E’ un gruppo fantastico. Questa è la nostra grande forza. Siamo 25 giocatori in rosa, 25 possibili titolari. Nonostante la partenza ad handicap questo è un gruppo già affiatato'

. Venticinque titolari sì, ma manca il clone di Stellone. 'I risultati poi non ci aiutano a non far parlare di lui. Roberto è fondamentale, ma lo sarebbe per qualunque squadra vista la caratura del calciatore. Avessimo segnato ieri magari non si sarebbe parlato della sua assenza. Così risalta di più'.

Prima abbiamo parlato di difetti. Invece quali sono i suoi pregi? 'Lo ripeto: sono un ragazzo umile. Abituato a ragionare così dalla mia famiglia che ha fatto tanti sacrifici per me. A nove anni mi hanno seguito a Parma dalla Calabria. Voglio ripagarli nel migliore dei modi'.

Il papà Alfonso è tifoso del Toro. 'Sì, e a nove anni fece una scelta importante per me: mi seguivano sia il Parma sia la Juve. Ovviamente scelse il Parma'.

Cosa si aspetta da questa stagione? 'Cerco l’anno della conferma, per poi continuare a giocare con questa maglia. Finalmente sto trovando un po’ di continuità'.

Non le manca un po’ il gol? 'Sinceramente non la vivo come un’ossessione. Ma un po’ mi viene da rosicare'.

Infine. Vincendo ieri sareste stati secondi da soli alle spalle del Mantova. 'Ripensando ai primi giorni va bene dove siamo adesso. Ma non ci sentiamo assolutamente appagati. Vogliamo andare a riprendere il Mantova. Vogliamo il primo posto. Puntiamo a fare un gran bel campionato, cercando di evitare di andare ai play-off. Così agli Europei con l’Under ci vado più tranquillo, magari già in serie A'.