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Rosina: ‘Vorrei un Toro che non soffre’

Quelle che Rosina rilascia ai microfoni dei giornalisti dopo l'amichevole giocata a Cuneo sono le ultime parole del Toro. Le ultime parole della stagione 2007-2008, una stagione tribolata e deludente, sulla quale il capitano...

Redazione Toro News

"Quelle che Rosina rilascia ai microfoni dei giornalisti dopo l'amichevole giocata a Cuneo sono le ultime parole del Toro. Le ultime parole della stagione 2007-2008, una stagione tribolata e deludente, sulla quale il capitano riporta i pensieri dell'intera squadra, con lo sguardo rivolto al futuro, che si immagina migliore, e si spera sia granata anche per il numero 10.

"SIPARIO. 'Le riflessioni sul campionato appena chiuso, Alessandro le ha già fatte. “Il bilancio l'abbiamo già tracciato dopo la partita con l'Empoli, quando c'erano partite importanti da giocare, e da giocare al massimo. Ribadisco quanto affermato dopo Livorno, è stato un campionato con alti e bassi: a volte la squadra si è espressa bene, ma sono state di più le pause, che hanno portato a salvarci alla penultima giornata, e ad una classifica deficitaria”.RIPOSO. Il fantasista annuncia che farà una vacanza in compagnia degli amici ed una con la fidanzata. Per riposarsi, finalmente: “E' stato un anno molto faticoso, specie sotto l'aspetto mentale. Un anno con tante pressioni e aspettative che non siamo riusciti a mantenere. Mi allineo al pensiero del Presidente e del Mister, quando dicono che per il prossimo campionato non bisogna fare molti proclami; e anche quando dicono che non c'è nessuna rifondazione da fare. Leggo notizie sui giornali e su internet, ma decideranno loro se prendere qualcuno e chi prendere”.AZZURRO. Il capitano del Toro non è stato convocato per gli Europei, ma se ne fa, lucidamente, na ragione: “La convocazione che ricevetti fu una prova, fu il ct che diceva 'vi tengo sott'occhio'. Ma è stato convocato chi ha fatto non bene: benissimo. Del Piero che è stato il capocannoniere, Cassano che è il miglior talento in circolazione. Il rimpianto semmai è per non aver potuto disputare una stagione con la costanza che mi avrebbe potuto fornire un'opportunità; ci riproverò l'anno prossimo”. Si può fare un pensiero anche a Pechino, forse: “Non penso perchè nel mio ruolo ci sono due giocatori molto validi, e se un ct convoca un fuoriquota lo fa per farlo giocare, per cui penso che punterebbe su altri ruoli. L'Olimpiade sarebbe una bella cosa, ma magari così riuscirò a fare il ritiro con i compagni come si deve dall'inizio”.ALL'ATTACCO. De Biasi ha già reso noto che il prossimo Torino giocherà con il 4-3-3: “Sarà già al lavoro chi di dovere, ma appena finito il campionato io voglio staccare un po'. Con l'orecchio a cosa succede al Toro, ma certi pensieri ora sono davvero prematuri. Certo, è uno schema che credo con i giocatori disponibili si possa attuare”. Potrebbe essere forse la soluzione ai mali del reparto avanzato granata? “Il problema l'anno scorso non è stato un settore, problemi ce ne sono stati in ogni parte della squadra. Il Torino nel girone d'andata è stata una delle squadre che perdeva meno, ma l'attacco... certo ha realizzato qualche gol in più dell'anno prima, ma rispetto al potenziale, il numero realizzato è stato senz'altro inferiore”.PER ADESSO. Il trequartista calabrese è molto onesto quando gli viene chiesto se e quanto rimarrà in granata.: “Ho sempre detto 'mai dire mai', ma semplicemente per rispetto della gente, che è legata al mio nome, come anch'io sono legato a questa maglia; penso però di poter dire che sarò al ritiro col Toro al 100%. Come già dissi altre volte, potrei andar via domani o chiudere la carriera qui, per il bene della gente non voglio fare promesse a lungo termine ma il ritiro è tra poco, e dico che ci sarò. Poi, penso sia d'obbligo non dire 'mai' per un calciatore, che può essere oggi in un posto e domani in un altro”.GODURIA. Quanto il numero 10 sia legato alla maglia che indossa e alla squadra in cui gioca, lo dimostra quando pronuncia le sue parole più accorate. E le pronuncia auspicando meno ansie per i granata: “Il mio più grande desiderio è vedere il Toro che non soffre più fino alla penultima giornata, un Toro che fa divertire la sua gente; perchè io sono qui da tre anni e posso contare sulle dita di una mano le volte che alla fine di una partita, o anche prima della fine, ho potuto dire 'siamo tranquilli'. Vorrei che potessimo vivere senza più avere l'acqua alla gola”. Un po' di goduria, insomma, finalmente.

"Buone vacanze al capitano e a tutta la squadra. Vi aspettiamo riposati e carichi.