"Inutile dirlo. La necessità dei tre punti casalinghi contro un Genoa che ha dimostrato di alternare buone gare a partite mediocri, si fa davvero pressante. Le ultime uscite della formazione di Mister Novellino, infatti, non hanno lasciato buone sensazioni, vuoi per uno stato di forma poco soddisfacente, vuoi per una pochezza offensiva che consente più di una perplessità. Proprio per questo motivo, deve essere l’elemento più rappresentativo a farsi carico di prendere sulle sue spalle la squadra e portarla al successo. Mai come ora, dunque, non può che essere Alessandro Rosina la marcia in più di una formazione che necessita proprio di quel colpo di reni in grado di allontanare il Toro dalle zone pericolose della classifica. Proprio lui che in settimana ha espresso dei dubbi sul valore della squadra e su questa prima parte di stagione, avendo visto dal campo un Toro dai due volti, ora deve essere il primo a prendere il bastone del comando e condurre la squadra al successo. Sulla carta, i nomi ci sono; il potenziale dell’attacco, che in estate aveva fatto sognare più di un tifoso, è al momento rimasto inesploso. Un’attesa che ora, deve essere ripagata soprattutto grazie al rientro di tutti i pezzi pregiati che, superati i problemi fisici, possono finalmente far cambiare passo alla squadra. E’ pur vero che anche contro la formazione ligure, il miglior Torino non potrà scendere in campo; stavolta, niente problemi di infermeria ma uno stop decretato dal giudice sportivo che, dopo i cartellini rimediati nell’ultimo match, ha fermato la coppia di centrocampo Barone-Grella. Nonostante un centrocampo, dunque, da inventare, il vero cruccio rimane l’attacco, reparto che deve assolutamente fornire quella garanzia di consistenza offensiva. In settimana si è lavorato molto sull’intesa di quello che alla vigilia del torneo era stato definito il trio delle meraviglie; ora, per Recoba, Di Michele e Rosina, il momento di poter giocare insieme, potrebbe essere arrivato. Un potenziale offensivo che potrebbe essere in grado di colpire qualsiasi avversario, a patto che i tre, a turno, si sacrifichino anche in copertura, tornando a dare una mano alla manovra difensiva e ripartendo per la controffensiva; qualità che meglio di chiunque altro incarnano lo spirito del fantasista di Belvedere Marittimo; grazie al suo scatto e alla sua velocità e alla sua imprevedibilità, il piccolo principe è in grado di percorrere un maggior numero di chilometri rispetto ai compagni di reparto, senza perdere la lucidità e lo smalto per essere pericolosi. Un sacrifico che gli si chiede per il bene della squadra.
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Rosinaldo ora tocca a te
Inutile dirlo. La necessità dei tre punti casalinghi contro un Genoa che ha dimostrato di alternare buone gare a partite mediocri, si fa davvero pressante. Le ultime uscite della formazione di Mister Novellino, infatti,...
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