Smaltita la sosta, la testa del Torino è rivolta all'imminente match di campionato contro il Sassuolo. I granata del neo tecnico Mazzarri stanno affrontando duri programmi di allenamento per presentarsi pronti alla sfida di domenica pomeriggio. Il Toro è reduce dalla bella vittoria contro il Bologna e vedremo se Niang e compagni sapranno confermarsi anche nell'insidiosa trasferta in Emilia. Quella di domenica sarà la prima trasferta del 2018 e le gare esterne, tra l'altro, avevano portato maggiore fortuna all'ex tecnico Mihajlovic. Le due compagini, che possono contare su due rose di buon livello, si daranno battaglia; ma andiamo ad analizzare più da vicino le possibili chiavi di lettura del match.
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Sassuolo-Torino, i temi tattici: i neroverdi ballano sui calci piazzati
I temi tattici / Entrambe le squadre possono contare su esterni di grande qualità e le palle inattive potrebbero fare la differenza
4-3-3 DIVERSI – Le idee tattiche dei due tecnici appaiono chiare: il 4-3-3 dovrebbe essere il modulo scelto da entrambi. Per Iachini restano da sciogliere alcuni dubbi di formazione a centrocampo, oltre all'eterno ballottaggio tra Matri e Falcinelli nel ruolo di prima punta. Nonostante lo schema sia a specchio, però, i due approcci alla partita potrebbero essere molto diversi. Il Sassuolo è infatti molto più orientato, nelle idee del suo allenatore, a sfruttare il proprio tridente attraverso le ripartenze cercando di contenere quanto più possibile le giocate avversarie. I granata, invece, mettono insieme una squadra più versatile, in grado sia di giocare la palla sia di ripartire in velocità, puntando sugli out esterni o le vie centrali con le cavalcate di Niang, che dovrebbe agire ancora una volta da punta centrale e Iago Falque. Probabile il rientro in campo anche di Adem Ljajic. Per i neroverdi una grande parte della manovra offensiva dipenderà da Matteo Politano, dall'esterno offensivo romano partono le azioni più pericolose della squadra e bisognerà verificare se le voci di mercato provenienti da Napoli potrebbero destabilizzarlo. Sono solo 13 i gol segnati dal Sassuolo nelle prime 20 partite di campionato, di cui 3 sono stati realizzati da Matri, 2 da Falcinelli e 3 da Politano, per una squadra che finora è stata incapace di sfruttare tutto il proprio potenziale offensivo e con un Berardi che sembra aver perso la bussola. Per i granata, la partita di domenica sarà più che altro un'occasione per vedere quali saranno le scelte di Mazzarri in difesa e a centrocampo, per capire anche in proiezione futura quale sarà l'undici scelto dall'allenatore toscano.
DIFESA BALLERINA - La partita potrebbe essere decisa anche sui calci piazzati. Entrambe le formazioni, infatti, possono contare su ottimi colpitori di testa. Se da una parte ci sono Acerbi, Peluso e Goldaniga, dall'altra De Silvestri - già autore di 4 gol quest'anno -, Niang e N'Koulou non sono da meno. I neroverdi hanno già dimostrato di soffrire particolarmente i calci piazzati, infatti hanno subito ben 7 gol in da palle inattive. 4 sono, invece, i gol subiti dalla squadra piemontese. Restano tantissimi i gol subiti dal Sassuolo, ben 30 in 20 partite che dovranno anche sostituire Paolo Cannavaro in questa sessione di mercato. L'ex Napoli ha deciso di dire addio al calcio giocato rispondendo alla chiamata provenienta dalla Cina del fratello Fabio, qui ricoprirà il ruolo di vice allenatore del Guangzhou.
Il confronto tra Sassuolo e Torino è alle porte e la sensazione è che la gara potrebbe essere caratterizzata da grande equilibrio anche se di certo non mancheranno le emozioni e le grandi giocate. Le due squadre arrivano ai match con umori differenti: gli emiliani vorranno riscattare la bruciante sconfitta di Genova e i granata che dovranno rispondere sul campo ai nuovi dettami tattici impartiti in allenamento da Mazzarri. Entrambe le compagini sembrano determinate e vogliose di portare a casa il bottino pieno, vediamo ora cosa ci riserverà il campo.
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