"Andrea Belotti ci ha provato al 43' del secondo tempo, su un traversone dalla destra: dimenticato dalla difesa del Sassuolo - sarà un caso più unico che raro - il Gallo si è coordinato e ha provato un'acrobazia che - fosse stata vincente - avrebbe fatto venire giù il settore ospiti del Mapei Stadium, sotto il quale era stata eseguita. Quel pallone, invece, si è spento sul fondo, e ai granata rimane come uno dei più grandi what if della partita. Belotti, lui che ha il gol nel sangue, si mangia le mani.
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Sassuolo-Torino lo certifica: se Belotti non segna si fa dura
Protagonista / Il Gallo resta a secco nonostante un potenziale eurogol: il gol è il suo lavoro, ma ci deve essere chi può sostituirlo
"Poco però si può rimproverare all'ex Palermo, autore della solita prestazione generosa: sono mancate però le palle in profondità o i cross decisivi capaci di metterlo in condizione di far ciò che ha saputo fare meglio di molti altri, il gol. Purtroppo per il Toro, nessuno è riuscito a prendere il suo posto e il pareggio a reti bianche è tutto ciò di cui i granata si sono dovuti accontentare. Senza i gol del Gallo, insomma, si fa più difficile. E non è la prima volta.
"Non può essere, ovviamente, una critica al protagonista assoluto del girone d'andata dei granata: quanto più una riflessione su quanto la squadra di Mihajlovic faccia affidamento sulle capacità realizzative del proprio bomber, tanto da diventarne quasi dipendente. Naturale che in una squadra ci sia chi segna di più e chi meno - si tratta di capacità individuali e disposizioni in campo - un po' meno che in alcuni frangenti si abbia il sentore che la può mettere dentro solo lui.
"Come contro il Genoa nell'ultima del 2016, infatti, c'è stata la sensazione che dietro alle robuste spalle della propria punta il Toro abbia perso in parte quella capacità di essere incisivo che aveva mostrato all'inizio del girone d'andata: l'ultimo gol di un giocatore dal centrocampo in su - escludendo il rigore di Falque contro il Napoli - fu la doppietta dello stesso galiziano a fine novembre, nella vittoria contro il Chievo. Da allora i granata pagano prestazioni non all'altezza, cali individuali e anche un calendario non dei più agevoli. I fatti, però, restano: la sensazione è che senza Belotti (campione ma non ultraterreno) si faccia fatica. Sta agli altri goleador, nel back-to-back contro il Milan, dimostrare il contrario.
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