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Saumel è pronto a confrontarsi con il calcio italiano

di Edoardo Blandino

È stato un po’ il colpo a sorpresa del mercato granata, ma si tratta di un elemento che era necessario acquistare per completare il reparto centrale del campo. Jurgen Saumel è...

Edoardo Blandino

di Edoardo BlandinoÈ stato un po’ il colpo a sorpresa del mercato granata, ma si tratta di un elemento che era necessario acquistare per completare il reparto centrale del campo. Jurgen Saumel è arrivato in granata repentinamente. Niente trattative estenuanti o tira e molla infiniti. Merito di Pederzoli che è arrivato, ha osservato la situazione e appena ha capito cosa servisse a questa squadra non ci ha pensato su due volte: ha lavorato sottotraccia - come in molti speravano - senza lasciare tanti indizi in giro e con un blitz in Austria si è assicurato le prestazioni del calciatore che già seguiva da qualche tempo. Il giovane austriaco, classe ’84, stava iniziando a destare interesse tra alcuni ds europei e così la società granata non ha tergiversato oltre, chiudendo l’affare in poco tempo. Il 24enne faceva parte della rappresentativa austriaca che ha partecipato a questi ultimi Europei in casa. Proprio grazie a questa competizione era riuscito a far circolare il suo nome tra gli addetti ai lavori. Il ragazzo è diventato capitano dello Sturm Graz a soli venti anni, segno di grande personalità e maturità, oltre che di doti tecniche non indifferenti. Nel pieno della sua carriera, Saumel è ora pronto a fare il salto di qualità e venire a giocare in un campionato importante ed impegnativo come quello italiano. Non tutti gli stranieri sono capaci di adattarsi al calcio nostrano, poco fantasioso e molto tattico, dove il pressing fa spesso da padrone e dove la capacità di saper cosa fare ancora prima di ricevere la palla diventa una caratteristica indispensabile per qualsiasi atleta. Il neoacquisto lo sta capendo in fretta: seguito molto dall’allenatore ed aiutato dai compagni si sta dedicando minuziosamente ad imparare i movimenti di squadra. Quando poi avrà capito i meccanismi allora potrà spostare l’attenzione su quello che sa fare meglio: giocare con il pallone. Intanto pare abbia subito avvertito l’importanza di questa maglia ed il calore della tifoseria che circonda questa squadra: “In questi primi giorni mi ha colpito l’affetto del pubblico. Vedere così tanta gente venire a Londra per un’amichevole è stato un sostengo incredibile e credo che durerà per tutta la stagione”. Ma le sue doti migliori non sono quelle da speaker. Di lui si dice che al tiro violento dalla distanza, sfruttato però in poche occasioni, abbini una splendida visione di gioco, un buona tecnica e che sia bravissimo a lanciare i giocatori a rete. Certo, il campionato austriaco è molto diverso dal nostro e senza dubbio il ragazzo dovrà applicarsi, ma le basi su cui lavorare dovrebbero essere solide. Saumel potrà imparare con calma da un maestro esperto come Corini cosa significa disimpegnarsi in quel ruolo, visto che i due sembrano essere la fotocopia l’uno dell’altro. De Biasi potrà quindi scegliere tranquillamente chi schierare, senza dover dosare certosinamente le forze dei suoi uomini.

Foto: M. Dreosti