Stavolta, sarà impossibile anche fare come la volpe con l'uva. Per consolarsi dell'avvenuta perdita (fra poche ore l'ufficialità) di Mirco Antenucci non si può, infatti, tentare di dire che l'offerta in busta é bassa perché il giocatore non interessa abbastanza, o scuse simili: l'ex ascolano piace infinitamente a Ventura che vi ripone grande stima, proviene da una stagione esaltante, e sarebbe stato felicissimo di rimanere.Tutte condizioni, queste, che rendevano doveroso un riscatto da parte granata della punta più duttile e al contempo più prolifica del campionato appena concluso; un giocatore per il quale l'errore forse é a monte, nel mancato riscatto di un anno fa (si preferì confermare la compartecipazione).
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Se il buongiorno si vede dal mattino…
Stavolta, sarà impossibile anche fare come la volpe con l'uva. Per consolarsi dell'avvenuta perdita (fra poche ore l'ufficialità) di Mirco Antenucci non si può, infatti, tentare di dire che l'offerta in busta é bassa...
Inoltre, la cifrà per la seconda metà del cartellino di Antenucci (nella foto N.Campo) era fissata da tempo; provare a chiedere uno "sconto" può anche essere legittimo, ma non può portare a conseguenze estreme come l'addio ad un attaccante bravo, amato e voglioso di restare.Può pure funzionare, come accaduto sempre ieri, sempre per un attaccante e sempre per una comproprietà, quella di Meggiorini: la cifra corrisposta da Cairo a Preziosi é stata quella anticipata da TN, ossia 600mila euro, anziché il milione tondo che chiedeva il Genoa.
Ma per un elemento la cui prima metà era stata pagata 1,7 milioni, é impensabile che la metà (i 900mila messi in busta) siano sufficienti.E non si può, ripetiamo, dire che il giocatore non interessasse abbastanza: il mister stravede per lui, e il Torino tutto ha trattato con il Catania, per riuscire a portarlo tutto a casa, per l'intera notte e l'intera giornata. Giorni e giorni, sì, di trattativa serrata. E l'esito é questo: una sconfitta, perché mancava l'unica arma che in questi casi ha qualche peso (il vil denaro).
Trascorso un mese dalla promozione, il Toro non ha ancora concluso neppure un acquisto; ha scelto di non confermare alcuni elementi (legittimamente) come Iori, Di Cesare o altri protagonisti della bellissima annata appena conclusa; ha perso in maniera scellerata Antenucci e ha bruciato -letteralmente nel nulla- 1,2 milioni pagati un anno fa per Ebagua (geniale l'esito di questa storia: alla fine, il Varese ha ottenuto Carrieri, che poi ha fatto completamente suo, ha riavuto indietro Ebagua -che nemmeno libera un posto da extracomunitario in casa Toro- e ha pure guadagnato una bella cifretta).Scelte, non casualità; errori, non sfortune. E' passato un mese e nessuno dimentica che ci sono ancora tre settimane prima dell'inizio del ritiro, dunque c'é tempo per rimediare parzialmente a questo inizio infelice: Cairo, ora stupiscici.
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