di Alessandro Salvatico
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‘Segnare per vincere’ La ricetta di Wan
di Alessandro Salvatico
Qualche raggio di sole inizia ad illuminare Torino ed il centro Sisport qualche minuto prima che Walter Novellino entri nella conference room, dopo 40 minuti di corso,...
Qualche raggio di sole inizia ad illuminare Torino ed il centro Sisport qualche minuto prima che Walter Novellino entri nella conference room, dopo 40 minuti di corso, accaldato "e sudato", come lui stesso precisa scherzosamente."Speriamo di sfatare Mister X. Meglio un uovo o una gallina?", è la domanda -retorica- del mister. Che si dice "contento. C'è una crescita generale dei ragazzi, e voglio fare i complimenti pubblici a Colombo, e a Dzemaili che ha fatto una grande partita. Poi tutti bravi, ma mi piace elogiare un ragazzo come Colombo, che ha fatto bene". Su se stesso, il mister fa professione di umiltà: "No, l'allenatore è qui per lavorare, niente di più. Stiamo capendo che è troppo importante il saper stare sul campo e riprendere la posizione che merita il Torino. Ognuno di noi ha qualcosa da dare, dentro; e tutti stiamo dando, voi nel vostro lavoro, noi nel nostro, stiamo migliorando a livello caratteriale ma dobbiamo sfruttare meglio l'ultimo passaggio".A proposito di errori, il tecnico chiama in causa la sfortuna sul gol subito contro la Lazio: "Sono sereno, per la difesa". Tanti gol presi da corner: "Non è nemmeno fase difensiva, sulla palla inattiva; più attenzione nello stare sull'uomo". Più preccupato "dalla fase di finalizzazione. Dobbiamo migliorare un attimino, perchè ci permette di vincere le partite. In Serie A, difficile che le partite finiscano 0-0, con i tre punti si gioca sempre per fare gol, e noi non dobbiamo accontentarci di un gol". Ma quello che manca è "la vittoria"."Senza parlare di chi c'era prima di me, noto che il mio lavoro migliora sempre di più. Nei primi tempi, penso che abbiamo una classifica da primi posti; ma le gare durano 97, 98 minuti, per cui...". A proposito di Dzemaili, il mister viene invitato a soffermarsi sulle prestazioni dello svizzero: "Era la prima volta che lui giocava così, deve imparare qualche tempo ma mi è piaciuto tantissimo. Può darci una grande mano, anche Gasbarroni può, vediamo come sta. Anche Ventola ci aiuterà", soggiunge. A proposito dell'ex genoano, acquisto di Gennaio: "Vedrò in settimana. Bianchi l'ho portato in panchina proprio per portarlo, ci teneva, ma non mi fidavo del suo 'sì' -sorride il mister- e non voglio far giocare i giocatori per pochi minuti per poi perderli".Monzon condivide il pensiero di Corini: "Bastano cinque minuti per girare una partita". L'allenatore si dichiara soddisfatto di ogni suo uomo, e sottolinea "il miglioramento di Abate: vedete com'è cresciuto -dice- nel gioco senza palla". L'ex milanista ha giocato da interno destro: "Ho capito che può giocare lì, ha la potenzialità per farlo. Guardo le statistiche degli allenamenti, e vedo che può dare tanto, lì. Ha chiesto il cambio, domenica, se no io non l'avrei mai tolto". Novellino rivela di averlo voluto con sè alla Sampdoria, dopo averlo visto giocare a Napoli. Una parola anche su Asamoah: "L'avrei tenuto ad occhi bendati. Cos'è poi successo? Non lo so".Si tira poco in porta, ma il problema è che "non abbiamo grandi tiratori da fuori, purtroppo. Abate è stato molto bravo, Dzemaili può fare di più". In casa si fatica a fare gioco: "Ci mancava un centrocampista in grade di farlo, ma abbiamo Corini, e ho capito che giocando sempre di più crescerà ancora. E poi, a Gennaio ne abbiamo preso uno anche lui in grado di costruire".Arriva l'Udinese: "Mi aspetto una partita importante, dobbiamo giocare per vincere. Ha fatto una gran prova a Siena, ha giocatori che sanno giocare, ma io sono pronto a lottare anche domenica". Rivalta già per domenica? "No, non ce la fa". Bianchi? "Proviamo. Iniziamo oggi, con cautela. L'ecografia dimosrta solo un'infiammazione, ma ora si è riposato tre o quattro giorni... Speriamo. Lui è uno che la porta la vede, sì". Il terzino sarà Dellafiore, l'ipotesi-Diana è "bocciata, assolutamente".Novellino spiega come si spiega. Con i giocatori. "Io le cose le dico in prima persona, non mando uno a dire al giocatore 'stai sbagliando': glielo dico io. Correttamente. Correttamente con una parolaccia, magari, ma correttamente", sorride. Non sa se il peggio è passato, punta sull'attenzione: "Bisogna sempre guardarsi da tutto". Il Toro si salva? "Ne sono certo. No, non scommetto. Ma sono sicuro".
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di Alessandro Salvatico
Qualche raggio di sole inizia ad illuminare Torino ed il centro Sisport qualche minuto prima che Walter Novellino entri nella conference room, dopo 40 minuti di corso,...
Qualche raggio di sole inizia ad illuminare Torino ed il centro Sisport qualche minuto prima che Walter Novellino entri nella conference room, dopo 40 minuti di corso, accaldato "e sudato", come lui stesso precisa scherzosamente."Speriamo di sfatare Mister X. Meglio un uovo o una gallina?", è la domanda -retorica- del mister. Che si dice "contento. C'è una crescita generale dei ragazzi, e voglio fare i complimenti pubblici a Colombo, e a Dzemaili che ha fatto una grande partita. Poi tutti bravi, ma mi piace elogiare un ragazzo come Colombo, che ha fatto bene". Su se stesso, il mister fa professione di umiltà: "No, l'allenatore è qui per lavorare, niente di più. Stiamo capendo che è troppo importante il saper stare sul campo e riprendere la posizione che merita il Torino. Ognuno di noi ha qualcosa da dare, dentro; e tutti stiamo dando, voi nel vostro lavoro, noi nel nostro, stiamo migliorando a livello caratteriale ma dobbiamo sfruttare meglio l'ultimo passaggio".A proposito di errori, il tecnico chiama in causa la sfortuna sul gol subito contro la Lazio: "Sono sereno, per la difesa". Tanti gol presi da corner: "Non è nemmeno fase difensiva, sulla palla inattiva; più attenzione nello stare sull'uomo". Più preccupato "dalla fase di finalizzazione. Dobbiamo migliorare un attimino, perchè ci permette di vincere le partite. In Serie A, difficile che le partite finiscano 0-0, con i tre punti si gioca sempre per fare gol, e noi non dobbiamo accontentarci di un gol". Ma quello che manca è "la vittoria"."Senza parlare di chi c'era prima di me, noto che il mio lavoro migliora sempre di più. Nei primi tempi, penso che abbiamo una classifica da primi posti; ma le gare durano 97, 98 minuti, per cui...". A proposito di Dzemaili, il mister viene invitato a soffermarsi sulle prestazioni dello svizzero: "Era la prima volta che lui giocava così, deve imparare qualche tempo ma mi è piaciuto tantissimo. Può darci una grande mano, anche Gasbarroni può, vediamo come sta. Anche Ventola ci aiuterà", soggiunge. A proposito dell'ex genoano, acquisto di Gennaio: "Vedrò in settimana. Bianchi l'ho portato in panchina proprio per portarlo, ci teneva, ma non mi fidavo del suo 'sì' -sorride il mister- e non voglio far giocare i giocatori per pochi minuti per poi perderli".Monzon condivide il pensiero di Corini: "Bastano cinque minuti per girare una partita". L'allenatore si dichiara soddisfatto di ogni suo uomo, e sottolinea "il miglioramento di Abate: vedete com'è cresciuto -dice- nel gioco senza palla". L'ex milanista ha giocato da interno destro: "Ho capito che può giocare lì, ha la potenzialità per farlo. Guardo le statistiche degli allenamenti, e vedo che può dare tanto, lì. Ha chiesto il cambio, domenica, se no io non l'avrei mai tolto". Novellino rivela di averlo voluto con sè alla Sampdoria, dopo averlo visto giocare a Napoli. Una parola anche su Asamoah: "L'avrei tenuto ad occhi bendati. Cos'è poi successo? Non lo so".Si tira poco in porta, ma il problema è che "non abbiamo grandi tiratori da fuori, purtroppo. Abate è stato molto bravo, Dzemaili può fare di più". In casa si fatica a fare gioco: "Ci mancava un centrocampista in grade di farlo, ma abbiamo Corini, e ho capito che giocando sempre di più crescerà ancora. E poi, a Gennaio ne abbiamo preso uno anche lui in grado di costruire".Arriva l'Udinese: "Mi aspetto una partita importante, dobbiamo giocare per vincere. Ha fatto una gran prova a Siena, ha giocatori che sanno giocare, ma io sono pronto a lottare anche domenica". Rivalta già per domenica? "No, non ce la fa". Bianchi? "Proviamo. Iniziamo oggi, con cautela. L'ecografia dimosrta solo un'infiammazione, ma ora si è riposato tre o quattro giorni... Speriamo. Lui è uno che la porta la vede, sì". Il terzino sarà Dellafiore, l'ipotesi-Diana è "bocciata, assolutamente".Novellino spiega come si spiega. Con i giocatori. "Io le cose le dico in prima persona, non mando uno a dire al giocatore 'stai sbagliando': glielo dico io. Correttamente. Correttamente con una parolaccia, magari, ma correttamente", sorride. Non sa se il peggio è passato, punta sull'attenzione: "Bisogna sempre guardarsi da tutto". Il Toro si salva? "Ne sono certo. No, non scommetto. Ma sono sicuro".
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