di Gianluca Sacchetto
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Serie B, una ribalta per i giovani
di Gianluca Sacchetto
Sarà un Toro dall’età media molto bassa quello che partirà per il ritiro di Folgaria del 9 luglio, per forza di cosa. Lo impone la serie B, le cui norme prevedono...
"Sarà un Toro dall’età media molto bassa quello che partirà per il ritiro di Folgaria del 9 luglio, per forza di cosa. Lo impone la serie B, le cui norme prevedono un massimo di 17 giocatori più 2 portieri. Il resto saranno tanti giovani, di massimo ventidue anni, oppure giocatori cresciuti nel vivaio granata. Proprio in questa ottica c’è da capire nel dettaglio cosa sarà dei tanti giocatori già di proprietà del Toro rientranti in questa categoria.
"Il primo nome che viene in mente è quello del bomber della Primavera Denis D’Onofrio, nella seconda parte dello scorso campionato aggregato costantemente alla prima squadra. Un’esperienza in Lega Pro potrebbe farlo crescere ulteriormente, ma allo stesso tempo D’Onofrio potrebbe dare un contributo importante alla causa granata in B, dopo aver già assaporato il debutto nella massima serie. Discorso simile per Malonga, anch’egli classe ‘89, che a Foggia ha fatto intravedere buone cose, senza però la necessaria continuità, e Suciu, centrocampista rumeno dai piedi buoni che tanto piaceva soprattutto a Novellino. Proprio in virtù del regolamento della serie cadetta potrebbero rimanere tutti e tre.
"Futuro da definire è, invece, quello relativo a Lys Gomis. L’anno scorso fu trovato l’accordo con la Spal, per il suo prestito alla formazione ferrarese. Quando però il portiere seppe di non essere titolare, tornò a Torino senza indugi. Ora il discorso si ripete: mandarlo in giro a farsi le ossa oppure tenerlo in casa come secondo? Importante anche la sua volontà.
"Scelte difficili per la società, quelle legate ai giovani, ma fondamentali soprattutto per il futuro degli stessi giocatori. Per Ogbonna, giusto per fare un esempio, il prestito in C fu di fondamentale importanza.
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