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Simone Barone: “Al Toro tre anni difficili, ma sono orgoglioso di avere indossato questa maglia”

Esclusiva TN: "Ora i granata hanno un'ottima programmazione. Quel gol di Saumel sotto la Maratona..."

Roberto Maccario

"Torino e Palermo sono due squadre importanti per la carriera di Simone Barone, oggi tecnico della Primavera del Modena. Noi lo abbiamo contattato per parlare del suo passato e,anche del Toro odierno.

"Ciao Simone, partiamo da Palermo: un'esperienza bellissima che ti ha portato alla Nazionale e alla conquista dei mondiali del 2006 in Germania, vero?

""Sì, è vero. Io arrivavo da Parma, la mia città, dove avevo giocato per due anni, ed era una piazza sicuramente non facile da abbandonare: arrivammo due volte quinti e, inoltre, c'era un progetto importante. Poi ci fu il famoso crac Parmalat, e allora mi trasferii a Palermo, dove ho trovato la mia seconda fortuna calcistica. E' stata un'esperienza molto positiva in cui ho raggiunto grandi traguardi sul piano personale."

"A Torino invece tre stagioni difficili, culminate con una retrocessione ma, comunque sia, tre stagioni molto intense, giusto?

""Il Toro è stato una tappa importante della mia vita perché tre anni sono lunghi. Mi sono trovato benissimo a Torino, una città stupenda dove si vive bene, e sono orgoglioso di avere indossato la maglia granata e di avere giocato davanti a un pubblico meraviglioso. Non nego tuttavia che sono stati tre anni complicati. Sicuramente io non ho dato quello che potevo e non mi nascondo, però è innegabile che non era un periodo facile per giocare a calcio. Infatti quando cambi continuamente allenatore e modulo, e quando punti su giocatori magari non adatti alla categoria o alla pressione della piazza, poi è inevitabile che fai fatica. Il calcio è fatto di programmazione e di strategie decise a tavolino, e questo ora il Torino l'ha capito perché si è affidato a un ottimo allenatore come Ventura e a ottimi giocatori."

"Stagione 2008/2009: Torino – Palermo, decide un gran gol di Saumel. Ricordi quella partita?

""Certo, come no: disputammo un grande match, e anche io in quel periodo ero in forma e giocai una buona gara. Era un anticipo del sabato, alle 18, e proprio agli sgoccioli Saumel trovò una splendida rete con un tiro al volo dalla distanza dopo una ribattuta della difesa ospite. Ricordo anche che il Palermo prese una traversa nei minuti iniziali con Miccoli, che con Cavani all'epoca costituiva una coppia d'attacco davvero temibile."

"Hai visto l'ultimo derby? Che impressione ti ha fatto il Toro, al di là della beffa finale?

""Sì, l'ho visto. E' chiaro che c'è grande rammarico e tristezza per il risultato in casa granata perché quella partita non solo si poteva pareggiare, ma si poteva addirittura vincere. Credo però che i tifosi del Toro e il suo allenatore debbano essere orgogliosi della squadra, perché è andata a giocare in trasferta, contro una Juve nettamente più forte, e ha giocato a calcio disputando una grande partita e tenendo botta non solo difendendosi, ma provando anche a colpire. Magari i granata hanno sbagliato qualche contropiede di troppo, ma nel complesso hanno giocato davvero bene e dall'esterno l'impressione è stata ottima."