Il campionato è entrato nella sua fase più calda e domenica Fiorentina-Torino potrebbe essere uno momento chiave per il futuro di entrambe le squadre, che stanno rincorrendo le posizioni valide per la qualificazione all'Europa League. Sia i toscani che i granata arrivano da una sconfitta: contro il Cagliari in Sardegna per i viola, mentre in casa contro il Bologna dell'ex Mihajlovic per il Toro. Per comprendere al meglio la situazione della Fiorentina abbiamo intervistato Stefano Rossi, giornalista del Corriere Fiorentino e di ViolaNews.
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Rossi (Corriere Fiorentino): “Contro il Toro senza Chiesa è dura”
L'intervista / Il giornalista che segue la Viola dice la sua su Fiorentina-Torino: "Il centrocampo granata mi ha impressionato per la fisicità"
Buongiorno Stefano, come arriva la Fiorentina alla sfida?
La Viola avrà un obiettivo importante, cioè quello di smuovere l’ambiente, rimasto deluso dopo la sconfitta contro il Cagliari. Serve far tornare l'entusiasmo perché c'è ancora il discorso Coppa Italia aperto e non bisogna pensare che sia tutto svanito. Pioli dice che nelle prossime 4 partite si giocheranno l'accesso all'Europa, ma penso sia plausibile puntare sulla vittoria in Coppa, perché in campionato la distanza è veramente notevole.
Chiesa sarà probabilmente fuori, quanto peserà la sua assenza?
Chiesa è sicuramente out, anche perché bisogna preservarlo per la semifinale di Coppa Italia, ma Pioli comunque lo porterà col gruppo. Davanti la qualità non manca, è vero, ma Chiesa dalla partita di Coppa Italia proprio contro il Torino ha trovato più continuità sotto porta ed è diventato il più determinate in avanti. Per me la Fiorentina è Chiesa più altri 10 giocatori, è fondamentale per l'esito delle partite: a Cagliari si è inventato da solo un gol. Insieme a Salah è il giocatore più forte degli ultimi anni passati da Firenze.
Non ci sarà neanche Pezzella, una perdita paragonabile a quella di Chiesa?
Pezzella è un buon difensore ed è un punto di riferimento in campo. Con la Fiorentina sta facendo cose importanti, si è conquistato la Nazionale e ora ha indossato la fascia da capitano nell’ultima dell’albiceleste. Ha sicuramente un peso inferiore rispetto a Chiesa, ma in difesa peserà la sua assenza, anche perché da gennaio dietro i ragazzi di Pioli stanno facendo più fatica rispetto alla prima parte del campionato.
Cosa deve temera la Fiorentina del Torino?
Quest'anno ogni volta che visto il Torino, mi ha impressionato il centrocampo, che muscolarmente è superiore alla Viola, e Mazzarri ha sempre costruito una mediana forte fisicamente e brava tecnicamente. C'è da dire che Pioli è molto bravo a individuare i punti di forza degli avversari e a limitarli.
Che gara ci si può aspettare?
Sarà un match tra due squadre molto affamate. Il Torino vorrà ripartire dopo lo stop casalingo contro il Bologna, Mazzarri fa sempre bene in primavera e questo è figlio di una preparazione volta a far dare il meglio da Marzo in poi. La Fiorentina ha voglia di vincere e a Firenze si parla solo di futuro allenatore, ma la squadra è molto legata a Pioli e vorrà rispondere a queste voci regalandogli i 3 punti.
Che clima ci sarà alla partita?
La prevendita è andata molto bene, sono aspettati più di 30.000 spettatori e ci sarà Batistuta allo stadio, che qui è un mito vivente. C’è un gemellaggio che rimane indissolubile e ci sarà Della Valle, che non mi aspetto venga contestato. C’è voglia di vivere una bella domenica a Firenze, voglia di tornare alla vittoria in campionato in casa dopo l'ultima contro l'Empoli del 16 dicembre.
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