di Davide Agazzi - L’abbiamo lasciato lì, Alen Stevanovic, all’Olimpico di Torino contro la Sampdoria, quando aveva nuovamente fatto ricordare la sua importanza in questa squadra, regalando ai tifosi granata una prestazione da grande giocatore. Poi, dopo la Samp, il riposo contro il Brescia e le partite contro Grosseto, Verona e Juve Stabia, dove l’esterno di scuola Inter è parso sempre in calo, anche quando il Toro è riuscito ad ottenere i tre punti in terra toscana.
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Stevanovic, pochi lampi nel 2012
di Davide Agazzi - L’abbiamo lasciato lì, Alen Stevanovic, all’Olimpico di Torino contro la Sampdoria, quando aveva nuovamente fatto ricordare la sua importanza in questa squadra, regalando ai tifosi granata...
Senza calcolare il tracollo dell’intero gruppo granata nelle ultime due uscite, il 2012 del serbo desta qualche preoccupazione e porta alla memoria qualche indecorosa prestazione già proposta nella gestione Lerda, che si pensava ormai ampiamente archiviata. Proprio lui che aveva chiuso il 2011 alla grande, non riposando mai, facendo sorridere i tifosi granata e regalando il bellissimo gol contro il Modena, reso inutile dalla vittoria dei canarini. E non è una questione di destra o sinistra, perché se da un lato è pur vero che il giocatore non digerisca molto giostrare sulla corsia opposta al suo piede, avendo l’ordine di accentrarsi e provare la conclusione, è anche vero che l’esterno di Ventura ha deluso anche quando impiegato sulla fascia preferita. Ne è un esempio la partita contro l’Ascoli, quando, schierato a destra nel tridente offensivo, con Bianchi ed Antenucci, non riuscì a convincere il tecnico granata, fornendo pochi palloni al capitano ed accendendosi solo a sprazzi.
Escluse le partite contro Nocerina e Sampdoria, contro l’ultima in classifica e contro un’avversaria particolarmente sentita da tutto l’ambiente, le prestazioni del giovane centrocampista preoccupano non poco il pubblico granata, che sperava di aver trovato, definitivamente, il giocatore in grado di cambiare, da solo, il volto a questa squadra. Così, la prossima partita interna con il Gubbio, che sarà un banco di prova importante per il Toro, obbligato, ovviamente, a vincere, sarà un ottimo test anche per Stevanovic, sempre che Ventura non voglia concedergli un turno di riposo.
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