di Edoardo Blandino
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SuperSereni ha parato tutto
di Edoardo Blandino
Sereni è tornato. Una partita perfetta e un intervento dietro l’altro da grande campione. Fosse stato un attaccante avrebbe segnato una doppietta, ma le sue parate...
"Sereni è tornato. Una partita perfetta e un intervento dietro l’altro da grande campione. Fosse stato un attaccante avrebbe segnato una doppietta, ma le sue parate spettacolari sono valse almeno due gol. Ha iniziato con una risposta d’istinto dopo pochi minuti su Iaquinta ed ha replicato al 25’ sempre sull’attaccante bianconero. Un guizzo da fuoriclasse che ha strozzato l’urlo di felicità degli avversari. Tutti erano già pronti a festeggiare ma non avevano fatto i conti con Sereni. Si è trattato di una parata paragonabile solo ai migliori interventi del Buffon del Mondiale e del Julio Cesar di questi tempi: un insieme di riflessi, tecnica e posizionamento. Ma non è stata l’ultima della gara. Anche nel secondo tempo ha negato la gioia del gol in sequenza prima a Chiellini (palla ribattuta dopo un colpo di testa violento sottomisura) e poi a Salihamidzic (sfera deviata sul palo con il bosniaco che calciava a botta sicura). Ma un portiere, anche se in serata di grazia, non può vincere la partita da solo. Ed infatti, all’ennesima occasione, la Juve ha fatto centro. Sul colpo di testa del solito Chiellini questa volta SuperSereni non ha potuto fare niente. Ha battezzato un angolo sperando di avere fortuna, ma non gli è riuscito un altro miracolo. Qualcuno sostiene dovesse uscire sulla punizione di Nedved, ma il commento di un esperto portiere come Marchegiani (“è stato bravo, avrebbe preso gol comunque”) lo scagiona da ogni accusa. E se si vuole capire il perché del gol, non bisogna andare a recriminare sui pochi centimetri di fuorigioco di Iaquinta, bensì chiedersi cosa ci facesse Colombo su Chiellini. Il difensore della nazionale è uno dei più temibili arieti bianconeri e già pochi minuti prima era andato vicino alla rete. Fisicamente è imponente e ha un gran tempo di inserimento. Era evidente che il terzino granata, che già gli concedeva diversi centimetri in altezza, non fosse in grado di reggere il confronto. Ed al fischio finale non si può fare altro che commentare un altro, amaro, 1-0.
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