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Taibi e Abbruscato affondano il Brescia.

Una vittoria da Toro. Contro un avversario, teoricamente più motivato, gli undici di De Biasi ripetono la prodezza di Cesena, centrando l’ottava vittoria su nove match, cacciando il Brescia dai play off e mantenendo il fiato sul collo...

Redazione Toro News

Una vittoria da Toro. Contro un avversario, teoricamente più motivato, gli undici di De Biasi ripetono la prodezza di Cesena, centrando l’ottava vittoria su nove match, cacciando il Brescia dai play off e mantenendo il fiato sul collo del Catania, vittorioso sul neutro di Lecce. Nella quarantunesima giornata, il Torino si conferma squadra cinica e da trasferta. Con la miglior difesa del campionato (sono 450’ i minuti di imbattibilità di Taibi) e un attacco capace di capitalizzare il 50% delle occasioni create, i granata vincono, senza rischiare troppo, una battaglia difficile anche dal punto di vista ambientale.

"Brescia-Torino era la partita degli opposti: una media da retrocessione con 8 punti in 9 gare quella dei padroni di casa contro una da promozione (7 vittorie in 8 partite) per i granata. Reduce da un pareggio in extremis con la Ternana e dal ko contro il Vicenza, per il Brescia contava solo vincere. Idem per il Toro, giunto nel capoluogo lombardo con la rabbia per il trasloco di Catanzaro-Catania a Lecce. De Biasi, a sorpresa, manda in campo 4 novità rispetto al match con il Rimini: Music, Edusei e Vryzas in luogo di Rosina (squalificato e impegnato con l’under 21), Ardito e Stellone. Nessuno dei due era in panchina: l’ex-genoano, oltretutto, non era nemmeno in panchina, a causa di un’improvvisa influenza intestinale che l’ha colpito nottetempo, debilitandolo.

"Avvio aggressivo del Toro con Lazetic su tutti e con Airoldi molto fiscale nel sanzionare i contrasti aerei specie a metà campo. Il nervosismo è palpabile soprattutto a centrocampo dove volano colpi proibiti fra Lazetic e Piangerelli (che giocherà il match con una vistosa fasciatura al capo) e tra Nicola e Cortellini, con il granata costretto a lasciare il campo per Martinelli. Dopo 15’ un’altra tegola: a Lecce il Catania si porta in vantaggio con Mascara e al 17’ Abbruscato, circondato costantemente da una gabbia di difensori, viene ammonito. E’ il Brescia a giocare di più, verticalizzando meglio nella parte centrale della difesa ospite, mentre al Toro manca soprattutto la spinta sulla sinistra e fatica a trovare la conclusione. Fra il 26’ e il 30’ la svolta: entra Martinelli e viene subito ammonito, poi è Lazetic che paga con l’espulsione diretta un’eccessiva confidenza con l’arbitro a cui indirizza un applauso ironico, sottovalutandone il nervosismo. Nel frattempo a Lecce il Catania raddoppia. Per il Toro è notte. Il tracollo potrebbe essere totale se Taibi non si superasse deviando un tiro in diagonale di Bruno (31’). De Biasi arretra Vryzas ridisegnando il Toro secondo un 4-3-1-1 con Vryzas alle spalle di Abbruscato e chiedendo a Music ed Edusei di giocare più la palla. Il ghanese in particolare stenta a trovare ritmo e posizione, ma il Brescia non ne approfitta. Proprio nel momento migliore della squadra di casa, il Toro è bravo e fortunato a passare in vantaggio sfruttando l’unica occasione concessagli da un errore di Zoboli che scivola durante un retropassaggio su cui si avventa Abbruscato. Il centravanti granata resiste al ritorno del difensore e batte freddamente Viviano in uscita. Un vantaggio che potrebbe spegnere definitivamente il Brescia.

"La ripresa vede i padroni di casa all’attacco, ma senza troppa convinzione, con il Toro pronto a sfruttare le ripartente e bravo a controllare. A Lecce il Catanzaro accorcia le distanze, mentre viene ammonito Milanetto, già diffidato, per fallo su Vryzas. Il Toro sfiora il raddoppio (8’) ancora con Abbruscato, che solo e ben servito da Vryzas, si vede respingere la conclusione da Viviano che si supera deviando in angolo. Al 14’ pericolo per i granata su un angolo che Possanzini non riesce a correggere in rete. De Biasi toglie Vryzas per Longo, ma l’assetto tattico non cambia. Il gioco è spesso frammentato, con il Brescia che prova a fare la partita e il Toro che controlla con qualche affanno. Pericolo al 26’: Bruno sfugge a Brevi e spedisce a lato di un soffio di testa il cross di Corbellini, lasciato colpevolmente libero da Martinelli. Contemporaneamente a Lecce il Catania fa 3-1 e ad Arezzo i locali passano in vantaggio scavalcando il Brescia in prospettiva play off. Quindi è Di Biagio a essere espulso per gioco pericoloso (30’) per un duro contrasto su Music. Sugli spalti, invece, esplode la contestazione dei tifosi bresciani alla loro società con lancio ripetuto di fumogeni in campo. Taibi non corre praticamente più rischi e anzi è il Toro a sfiorare il raddoppio. Adesso il terzo posto è in cassaforte e la consapevolezza di essere una squadra forte è ancora aumentata. Domenica prossima si gioca con la Cremonese in casa, mentre il Catania affronterà l’Albinoleffe in un match che può ancora dire molto in chiave salvezza-promozione.