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Dal riscatto per dieci milioni alle critiche: la parabola discendente di Aina

TURIN, ITALY - DECEMBER 21:  Ola Aina of Torino FC looks dejected during the Serie A match between Torino FC and SPAL at Stadio Olimpico di Torino on December 21, 2019 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Focus on / L'ex Chelsea aveva dato l'impressione di meritare un investimento, ma ad oggi la resa in campo non ha pagato i soldi spesi dal presidente Cairo

Lorenzo Chiariello

"La seconda stagione con la casacca del Toro fino a questo momento non è stata troppo dolce per OlaAina. E pensare che il laterale nigeriano aveva convinto al termine dello scorso campionato: prestazioni di livello, dinamiche e propositive. La società granata sembrava essere sicura di aver trovato un elemento su cui puntare ciecamente anche in ottica futura. Nello scorso giugno infatti, il classe 1996 è stato riscattato dal Chelsea per una cifra considerevole (10 milioni). Dopo questa prima parte di stagione però, è risultato chiaro che il rendimento discontinuo, fin qui, non abbia ripagato la spesa e nemmeno la fiducia di Walter Mazzarri.

"RISCATTO - Ola Aina è arrivato a Torino in prestito dalla Premier nell'estate del 2018: giovane talento del Chelsea, il nigeriano si è ambientato quasi subito conquistando spesso una maglia da titolare. Le sue prestazioni avevano sorpreso la tifoseria, ma anche la società. Grazie alla sua prestanza fisica e alla sua intraprendenza, al termine della stagione passata, Aina è risultato tra i più convincenti. Infatti, le sue 30 presenze (22 delle quali dal primo minuto) condite dal gol decisivo contro l'Udinese e da 3 assist in altrettante vittorie, hanno spinto il Toro ad esercitare il diritto di riscatto: sono stati 10 i milioni versati nelle casse dei londinesi.

"CALO - Ma da una stagione all'altra le cose sono cambiate. Ad oggi, l'esterno nigeriano sembra aver subito un'evidente involuzione. Errori pesanti (molto spesso dovuti a disattenzioni) e andamento altalenante pare siano diventati il suo tallone d'Achille. Anche le sue spiccate caratteristiche offensive e la capacità di creare superiorità numerica sembrano essersi perse. Nel recente periodo gli scivoloni più evidenti si sono avuti con Spale Veronaa dicembre e con il Sassuolo questo sabato. La marcatura di Aina sul raddoppio di Berardi è stata praticamente inesistente: l'ala emiliana si è così mossa senza problemi alle sue spalle. I numeri poi confermano il "momento no": il classe 1996 ha vinto solo il 50% dei contrasti e poco più della metà dei duelli aerei in 17 presenze. Le cause di questo calo non sembrano però essere fisiche, dato che Mazzarri l'ha sempre convocato. L'esterno nigeriano quindi dovrà necessariamente ritrovare serenità e confidenza per convincere ancora e tornare al livello che ha convinto i tifosi e soprattutto il Torino a investire 10 milioni di euro per strapparlo al Chelsea.

Lorenzo Chiariello