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Torino, Belotti e Rincon i due lottatori: sul podio di Serie A per falli subiti

Focus on / Il "Gallo" è al secondo posto con 23 falli alle spalle di Falco del Lecce, segue il venezuelano che garantisce anche in media 10,64 chilometri a partita

Andrea Calderoni

Parli di Andrea Belotti e pensi immediatamente a due cose: i suoi gol e la sua carica agonistica. Anche i numeri incoronano il “Gallo” bomber e lottatore di razza in questo inizio di stagione. In Serie A il capitano del Torino è al secondo posto della speciale classifica dei falli subiti (23 in sette giornate, più di 3 di media a partita) ed è al terzo della graduatoria dei marcatori (con 5 gol è dietro solamente a Ciro Immobile e a Duvan Zapata). Belotti ha conquistato il cuore dei tifosi granata e sta fondando le fortune della sua carriera non soltanto sulla sua bravura in area di rigore, ma anche sulla sua determinazione in ogni momento della partita. Il classe 1993 cresciuto all’Albinoleffe, in poche parole, non si tira mai indietro e il suo atteggiamento risulta di capitale importanza tatticamente e psicologicamente per la squadra.

"GALLO" BATTAGLIERO – Belotti “insegue” Filippo Falco del Lecce nella classifica dei falli subiti e il dato non è da sottovalutare, ma evidenzia un’attitudine particolare del “Gallo”: spendersi per l’altro. Nei momenti di difficoltà del Torino Belotti utilizza tutti i mezzi a disposizione per rendere la vita complicata ai difensori e molte volte ne ricava il massimo, ovvero un fallo da posizione interessante o un fischio utile a far rifiatare la retroguardia. È chiaro che il gioco di Belotti risulta, alla lunga, particolarmente dispendioso e può far perdere un po’ di lucidità sotto porta, ma lo spirito battagliero fa parte del DNA del capitano granata ed estirparlo  significherebbe snaturare il giocatore.

RINCON – Sul podio con Falco e Belotti c’è un altro granata e forse uno dei meno attesi. Si tratta, infatti, del “General” Tomas Rincon, che ha subito fin qui 19 infrazioni: visto il buon numero di ammonizioni che solitamente racimola in ogni campionato, ci si aspetterebbe che fossero più i falli fatti che quelli subiti. Anche per il venezuelano la peculiarità principale è l’agonismo e l’ha sempre dimostrato, fin dai suoi primi anni in Italia con la casacca del Genoa. Alla lotta sanguigna nel cuore del campo il sudamericano abbina un gran numero di chilometri percorsi (10,64 di media a partita, meglio di lui nel Torino soltanto Armando Izzo). Anche quest’ultimo dato è interessante. Il Toro di Walter Mazzarri, difatti, è una delle squadre che ha percorso meno chilometri in questa Serie A (media di 104 a gara), ma Rincon è uno di quelli che cerca di non fermarsi mai. Quando c’è un suo rallentamento il sistema squadra ne risente, poiché viene a mancare il filtro e la difesa soffre. Rincon e Belotti, dunque, modelli da seguire in un Toro che ricerca la continuità mancata fin qui in Serie A. Modelli testati anche dai calci presi, dai gol segnati e dai chilometri percorsi nelle prime sette giornate.