"Torino-Cosenza non sarà una partita come le altre per Umberto Saracco. L'ex portiere della Primavera granata, oggi elemento imprescindibile tra i pali del Cosenza, domenica prossima ritroverà la squadra in cui è cresciuto e in cui è diventato uomo. Tutta la trafila delle giovanili, culminata nella finale Scudetto dell'11 giugno 2014 persa ai rigori contro il Chievo. Un ricordo tutt'oggi amaro per il classe 1994, ma che non ha affievolito in lui la passione per il Torino: "È stata un'esperienza bruttissima - ha dichiarato Saracco ai microfoni del Quotidiano del Sud - Ma ho iniziato a giocare a Torino quando avevo otto anni e lì sono rimasto fino all’ultimo anno di Primavera, quando ne avevo venti: non posso negare che ho tifato, tifo e sempre tiferò per i granata".
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Torino-Cosenza, riecco Saracco: la prima all’Olimpico da avversario e l’ipotesi di un ritorno
Verso il match / L'ex Primavera ritrova il Toro da avversario, ma non dimentica il suo passato sotto la Mole: "Tiferò per sempre il Toro"
"FUTURO - Un rapporto, quello tra Saracco e il Torino, che forse si è interrotto in maniera un po' troppo brusca. E la partita di domenica sera sarà l'occasione giusta per provare a farsi rimpiangere: "Sicuramente vorrò dimostrare che avrebbero potuto avere un minimo di considerazione in più nei miei riguardi". Il presente però si chiama Cosenza, squadra con la quale negli ultimi 12 mesi ha conquistato da protagonista la promozione in Serie B e il 22 aprile 2015 ha alzato al cielo la prima Coppa Italia Lega Pro della storia del club calabrese. "Giocare a Torino sarà bellissimo – ha continuato Saracco - spero solo di godermi l’esperienza il più possibile e al meglio, voglio dare il massimo. Anche se sono cinque anni che gioco qui a Cosenza sarà comunque una sensazione strana giocare contro la squadra in cui sono cresciuto: sarà un ottimo banco di prova".
"FUTURO - E in futuro? Chissà che il classe 1994 non possa tornare alla base. D'altronde, in assenza di rinnovo, il contratto in attualmente vigore tra il Cosenza e Saracco scadrà il prossimo 31 giugno 2019. Un solo anno di contratto residuo dunque, per uno scenario che lascia aperto uno spiraglio per un ritorno al Torino. Magari in veste di terzo portiere, ruolo chiuso quest'anno dalla presenza in rosa di Ichazo e soprattutto di Rosati. Un'occasione che la società granata potrebbe decidere di cogliere per una serie di motivi: innanzitutto perché il classe 1994, essendo cresciuto nel vivaio granata, non occuperebbe alcuna slot nella lista dei 25 da compilare ogni anno e poi, dettaglio non da poco, si libererebbe dal Cosenza a parametro zero. Un'ipotesi possibile e suggestiva, ma bisognerà attendere il prossimo anno. Al momento, domenica sera, il Torino e Saracco si ritroveranno da avversari: "Domenica saremo avversari e l’unica cosa che conta sarà fare il meglio possibile per il Cosenza. Certo sarà una grande emozione: giocare in quello stadio è sempre stato uno dei miei più grandi obiettivi, poco importa se dovrò farlo da avversario".
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