Era il 21 febbraio quando, pochi minuti prima dell'avvio di Torino-Carpi, dal terzo anello dell'allora stadio Olimpico veniva calato uno striscione inequivocabile, in uno dei momenti più difficili della stagione granata (la sfida contro gli emiliani si sarebbe conclusa 0-0): "15 maggio: l'avVentura è finita...grazie mister".
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Torino e Ventura: da quello striscione all’Empoli, e un futuro ancora da scrivere

E quel 15 maggio è arrivato: oggi, contro l'Empoli, il Torino infatti si giocherà l'ultima partita della stagione, ma quel che più interessa sono i possibili addii che questa partita potrà consegnare agli almanacchi. Tra i giocatori qualche pezzo di grosso calibro partirà sicuramente (Peres, Maksimovic e Glik su tutti, ), ma i dubbi permangono anche sul futuro della guida tecnica della squadra: dopo cinque anni, il futuro di Ventura non è mai stato così in bilico. I risultati certo non hanno aiutato, e anzi hanno fatto riflettere su un'assenza di motivazioni e sulla necessità di trovare nuovi stimoli per proseguire il cammino insieme.
Ventura, anche alla vigilia dell'ultimo match, è stato chiaro (). I recentissimi risultati - nel complesso positivi - sembrano aver rimesso sulla stessa lunghezza d'onda squadra e società, con le alte cariche della società (Cairo e Petrachi) che, dopo qualche tentennamento di troppo, paiono aver ricominciato a remare nella stessa direzione, quella che vede vincere ancora una volta la continuità del progetto. Tuttavia, niente è ancora scritto: se, infatti, le pressioni della panchina azzurra sembrano essersi fatte più deboli, con altri nomi saliti alla ribalta - leggasi Montella - non è tuttavia sopito l'interesse mostrato da altre società sul profilo di Ventura (). E anche per il futuro granata le idee non mancano. In caso di addio, il sogno è Mihajlovic, ma altre strade non sono ancora chiuse. Quella di questa stagione lo farà oggi ad Empoli. Ma per capire se, in questo 15 maggio, l'avVentura sarà davvero finita, bisognerà attendere ancora.
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