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Torino, ecco la “parte destra” della classifica: che sia la spinta per ripartire

Acquah centrocampista del Torino

La graduatoria / Dopo un ottobre sottotono ora la classifica non sorride più: bisogna invertire la tendenza, il tempo c'è

Nikhil Jha

"Le aspettative di grande scommessa della Serie A e l'inizio scoppiettante di stagione avevano proiettato ad inizio campionato il Torino sotto i riflettori mediatici e nei piani nobili della classifica: prima della partita con il Chievo i tifosi granata avevano addirittura assaporato il sogno di vivere una notte da capolista. Poi è arrivato un ottobre ben al di sotto delle aspettative - 2 punti in 5 giornate - e i granata si sono incagliati contro le prime asperità dell'anno, con il risultato di ritrovarsi, dopo la beffa nel derby, fuori dalla parte sinistra della classifica, l'orizzonte ideale verso cui Ventura ha sempre diretto il suo processo di crescita.

<strong><em>Maxi Lopez impegnato nell'ultimo derby

"C'è da sottolineare che l'attuale posizione del Toro è anche causata da un campionato ancora molto incerto ed equilibrato, dove nessuno ha preso ancora il largo in vetta e dove le squadre si stanno togliendo punti a vicenda, con la conseguenza di una graduatoria molto corta nella quale Glik e compagni distano ancora solo tre punti dalla zona Europa League. L'apparenza, dunque, non inganni: il Torino non lottava per la Champions un mese fa e non è proiettato verso la retrocessione ora. Il momento sfavorevole è semplicemente frutto di un calo prevedibile del rendimento granata, anche a causa di un calendario squilibrato.

"La parte destra della classifica, quindi, non deve essere oggetto di rammarico per l'ambiente, ma anzi stimolo per riprendere una corsa che, tra episodi, ingenuità e sventura, si è arrestato proprio quando pareva avviato al meglio. Le partite da giocare, però, sono ancora 27, e l'unica classifica che conterà, alla fine, sarà quella del 15 maggio.