PRIMO TEMPO. C'è Ogbonna, fresco di convocazione in nazionale e c'è anche Antenucci, rilanciato sulla fascia dopo l'ottima prestazione di Genova. Ritornano in campo Sgrigna, D'Ambrosio, Zavagno e Glik ed i presupposti per scoprire il reale valore della rosa a disposizione di Ventura ci sono tutti. Il tecnico ligure dal canto suo cambia gli interpreti e adatta loro il gioco, con una sola costante: il possesso del pallone. Si vede così uno Sgrigna sempre in giro tra le linee per non dare punti di riferimento, un Antenucci che converge spesso verso il centro scambiandosi con l'ex Vicenza ed un Ebagua, svincolato dai compiti da prima punta, costantemente a caccia di pressing: il tutto orchestrato sotto la direzione della bacchetta di Iori – sempre più leader indiscusso del centrocampo granata – e della grinta di Basha, a cui basta solo ringhiare per tenere a freno le timidezze maremmane. Eppure qualcosa che non torna continua ad esserci: se è vero che il Grosseto non supera mai la metà campo è altrettanto evidente che della grande mole di gioco macinata da Iori&co nessun pallone arriva veramente ad impensierire Narciso e sono moltissimi i cross dalle fasce che si disperdono inesorabili senza trovare nessuno in area ospite in grado di indirizzarli in porta. Il Torino sembra continuare a soffrire dell'allergia da primo tempo: il gioco c'è, ma continua a mancare l'elemento principale, il gol.
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Torino-Grosseto 1-0 Granata soli in vetta
PRIMO TEMPO. C'è Ogbonna, fresco di convocazione in nazionale e c'è anche Antenucci, rilanciato sulla fascia dopo l'ottima prestazione di Genova. Ritornano in campo Sgrigna, D'Ambrosio, Zavagno e Glik ed i...
SECONDO TEMPO. Il secondo tempo comincia com'era finito il primo, con un Toro padrone della manovra e un Grosseto che attende i padroni di casa nella propria metà campo. I granata sembrano più concreti in attacco e nei primi minuti riescono a creare un paio di occasioni con Sgrigna ed Ebagua. La partita procede senza squilli, i granata non riescono a sfruttare le corsie laterali e i toscani, a tratti, quasi rinunciano ad offendere. La prima vera occasione per il Grosseto capita dopo poco più di 20 minuti quando l'ex di turno Zanetti impegna Coppola con un tiro rimpallato da un difensore granata. L'estremo difensore devia come può in calcio d'angolo. Sulla corsia destra D'Ambrosio alterna cose discrete ad errori che gli costano fischi e mugugni da parte dei tifosi. I cross della compagine granata sono spesso imprecisi e allora ci provano i duo neo entrati Surraco, al posto di Stevanovic, e Bianchi, subentrato a Sgrigna, a dare una svolta al match. L'uruguaiano dopo un serpentina serve il numero 9 che lascia partire una conclusione potente ma che non impensierisce Narciso. Alla mezz'ora succede di tutto: D'Ambrosio va via sulla destra e viene steso da Consonni già ammonito. Secondo giallo per il numero 10 ed espulsione. Sugli sviluppi del calcio di punizione Iorio, tentando di anticipare Ogbonna, spedisce la palla nella propria porta facendo esplodere l'Olimpico. Nei successivi dieci minuti il Toro si rende pericoloso grazie a due tiri di Antenucci, di cui il secondo fa urlare al gol. Il Grosseto prova a farsi vedere in avanti ma senza impensierire più di tanto l'undici di Ventura che quando riparte è pericolosissimo. Proprio in una di queste ripartenze Antenucci mette in mezzo per Ebagua che cerca il raddoppio senza successo. Nei minuti finali il Toro amministra con esperienza l'assalto disorganizzato della squadra di Ugolotti, andando più volte vicino al raddoppio. Finale Torino 1 Grosseto 0.
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