"Il Toro non é una squadra come le altre, anzi. E non perde occasione per dimostrarlo. É curioso notare come diverse partite nell'anno solare - nel bene e nel male - siano state risolte all'ultimo secondo. Mandando in fibrillazione - o quasi arrestando - i cuori dei tifosi.
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Torino, il 2014 lo conferma: non sei una squadra come le altre
L'anno che sta per finire ci consegna l'immagine di una squadra in perenne lotta col destino: lo dimostra il numero abnorme di partite decise all'ultimo secondo
"17 Marzo: Torino Napoli 0-1 - I granata, reduci da tre sconfitte consecutive, giocano un'ottima partita contro il Napoli. Al minuto 91, però, Higuain raccoglie un lancio dalle retrovie, si libera di Glik con un fallo, non ravvisato dall'arbitro Doveri, e trafigge Padelli.
"25 marzo: Roma Torino 2-1 - All'Olimpico di Roma i granata mettono paura ai giallorossi di Garcia. Un gol da cineteca di Immobile pareggia il vantaggio di Destro. Un Toro che gioca a testa alta sul campo della seconda in classifica viene però punito ancora al 91', quando al termine di un'azione partita da una palla persa dallo stesso Immobile la palla è messa in rete da Florenzi, che può andare a esultare sotto la Curva Sud. Il Toro ha a malapena il tempo di riportare la palla a centrocampo.
"13 aprile: Torino Genoa 2-1 Quanto successo in questa data all'Olimpico è storia: la rete di Gilardino che porta avanti il Genoa a pochi minuti dal novantesimo spezza l'equilibrio di una partita tirata ed è come se scoperchiasse un vaso di Pandora. Toro sconfitto in casa? Immobile e Cerci non ci stanno e capovolgono l'esito di un pomeriggio primaverile che resterà negli annali, col gol della vittoria che arriverà a quasi dieci secondi dalla fine.
"19 aprile: Lazio Torino 3-3 Il Toro conduce 2-3 e vede, dopo tanti anni, la vittoria in casa della Lazio. A due secondi dallo scadere del recupero però un pallone sporco libera Candreva solo davanti a Padelli: gol che toglie ai granata due punti che a fine campionato si riveleranno molto pesanti.
"18 maggio: Fiorentina Torino 2-2 La partita dello psicodramma. L'ultimo pallone di Alessio Cerci in maglia granata è il rigore parato da Rosati a trenta secondi dal termine, che costa la qualificazione in Europa al Toro. Qualificazione che arriverà poi per vicende extracalcistiche, ma che non cancellano il sapore amaro di quella sera fiorentina.
"2 ottobre: Torino Copenaghen 1-0 Nella seconda giornata del girone di Europa League il Torino mette sotto il Copenaghen per novanta minuti, ma la coppia Amauri Martinez non riesce a trovare la via del gol. Ventura allora mette dentro Quagliarella per l'ultimo spezzone. L'attaccante di Castellammare nell'ultimo giro di orologio si procura e trasforma un rigore che regala una vittoria-chiave in ottica qualificazioni ai sedicesimi.
"30 novembre: Juventus Torino 2-1 La ferita più grande per il popolo granata. Bruno Peres pareggia il vantaggio su rigore di Vidal con un coast to coast epico alla cui bellezza si aggiunge l'importanza storica del ritorno granata al gol nel derby dopo 12 anni. Che sia la volta buona per il Toro? Niente da fare. Il palo di Quagliarella è il preambolo di quello che succederà a sei secondi dal termine: jolly di Pirlo e maledizione del derby che resta intatta.
"Cosa hanno in comune tutte queste partite è chiaro: tutte si sono decise nell'ultimo giro di orologio. C'è chi non crede al destino, ma quando un qualcosa succede in extremis, probabilmente è perché doveva in un modo o nell'altro doveva essere così, e per farlo ha colto l'ultima chance possibile. Il 2014 regala al pubblico granata l'immagine di una squadra in perenne lotta con la buona sorte; un Toro più bello e dannato che mai, a cui potrebbe accadere tutto e il contrario di tutto fino all'ultimo secondo. Un Toro che quest'anno, ci si consenta di dirlo, si è confermato una squadra diversa da tutte le altre
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