Il Toro ha appena vissuto un ciclo di fuoco iniziato con l'ultima sosta delle Nazionali in settembre. In questo periodo il Toro ha vissuto due grandi notti europee, ma è stato riportato alla dura realtà dalle difficoltà in campionato.
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Torino, il ciclo di fuoco si è concluso con tanti punti persi, ma un sogno europeo che continua
Il Toro è reduce da un mese piuttosto impegnativo vissuto con alti in Europa e bassi in campionato. Ma non è troppo tardi per rimediare
"NEGATIVO - Il filo rosso di questo primo periodo è senza dubbio la sterilità in attacco, parzialmente attenuata dai quattro gol di Quagliarella e dal sigillo personale di Glik a Cagliari. Escludendo il bomber campano, l'attacco del Toro è stato a tratti imbarazzante in queste partite, con i singoli spesso spaesati e confusi. Altra nota negativa è l'aver perso la sicurezza che regnava tra i pali granata. Gillet ha avuto partite molto positive a Brugge e Napoli, ma Padelli, dopo l'esperienza in Nazionale non sembra più lui. Il tempo per recuperare il portiere lombardo c'è, ma, per fortuna, ci si può fidare del buon momento di Gillet.
"POSITIVO - Il centrocampo e la difesa hanno, con piccole eccezioni, mantenuto un alto livello. La difesa è sembrata pronta a reggere l'urto degli attacchi avversari, anche se spesso ha dovuto subire gol in situazioni facilmente controllabili in altri momenti di forma. Sanchez Mino e Bruno Peres si sono inseriti perfettamente nei meccanismi della squadra regalando ampi sprazzi di talento che al Toro non sono stati così frequenti negli ultimi anni. Aver recuperato Gazzi a pieno servizio è un'ottima cosa, il mediano è uno di quei giocatori che in una squadra ideale andrebbe sempre inserito per il cuore che mette quando è in campo.
"Ventura sta ancora cercando di sistemare l'attacco, reparto puntellato per ultimo nella sessione di calciomercato, ma sta facendo un buon lavoro su centrocampo e difesa. Il doppio impegno ha portato via tempo, energie e risorse fisiche e mentali a questa squadra che non è abituata a giocare ogni tre giorni. Nulla è ancora compromesso in campionato, mentre in Europa sognare è lecito, in definitiva non è stato un mese da buttare, anche se i punti persi per strada fanno male.
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