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Torino, il dato sul possesso palla ti sorride. Ma i gol…

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Molto buona la statistica sul possesso palla in casa Toro, per Juric deve essere un'arma da sfruttare
Redazione Toro News

Si è conclusa la stagione 2022/2023 del Torino ed è il momento di tirare le somme in casa granata. Cinquantatré i punti conquistati dalla squadra di Ivan Juric, che sono valsi il 10° posto in classifica. In questo articolo analizzeremo i dati sul possesso palla che vedono il Toro 8° in questa speciale classifica. Ventinove minuti e 47’’ è questa la media di possesso palla dei granata, circa 5’ in meno del Napoli (1° in classifica con 34’ 37’’) e poco distante da Inter e Monza, rispettivamente 2° e 3°, che viaggiano intorno ai 31’ di media. Statistica, dunque, molto positiva per il Torino, che ha saputo tenere la palla tra i piedi più tempo rispetto a squadre come Atalanta (9°), Juventus (10°) e Roma (12°).

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Molto bene il possesso palla, ma dove sono i gol?

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Se è vero che il gioco di Juric permette al Toro di tenere molto il pallone durante le partite, è anche vero che si tratta di un possesso a tratti sterile. I granata, infatti, sono il settimo peggior attacco del campionato, davvero poche reti (42) per una squadra che cerca ogni weekend di tenere in mano il pallino del gioco. Il Toro, dunque, avendo le possibilità tecniche e tattiche di giocare un buon calcio e tenere spesso il pallone tra i piedi nella metà campo avversaria, dovrà riuscire a concretizzare in termini di gol i buoni numeri sul possesso palla.

I dati a confronto: mai dei numeri così alti

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Il dato più curioso riguarda il fatto che dall’ultima promozione in Serie A (2012/2013), il Torino non ha mai avuto così tanto possesso palla, in particolare con l’arrivo di Ivan Juric i granata sono cresciuti sotto questo aspetto. Il tecnico croato già dal suo primo anno (2021/2022), con 25’ di possesso, è riuscito a migliorare rispetto i 3 anni a lui precedenti. Arriviamo infine a questa stagione, in cui il tecnico granata è riuscito a guadagnare posizioni e anche di molto, facendo crescere esponenzialmente i dati sul possesso palla, quasi 5’ in più rispetto alla sua prima stagione a Torino.