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Torino, il tempo passa e poco accade

Si può fare di più. Sempre. Ma dal Toro, in questi due mesi dalla promozione raggiunta a passo di marcia, si pretendeva di più, anche se, per onestà...

Redazione Toro News

Si può fare di più. Sempre. Ma dal Toro, in questi due mesi dalla promozione raggiunta a passo di marcia, si pretendeva di più, anche se, per onestà intellettuale, non si può dire che le altre squadre di Serie A siano particolarmente attive. Ciò non toglie, però, che potendo fare un mercato con un mese di anticipo rispetto alla concorrenza, e sapendo che la squadra avrebbe avuto bisogno di diversi ritocchi, la società granata avrebbe potuto essere leggermente meno oculata, non troppo, ma qualche piccolo investimento in più avrebbe portato da subito quegli uomini che Ventura invoca a gran voce, prima dell'ormai prossima partenza per Sappada.Ieri il Torino avrebbe dovuto chiudere, con tanto di firma sui contratti, per Mesbah e Gazzi. Da parte dell'ambiente granata continua a trapelare tanto ottimismo circa il buon esito per entrambe le trattative, per le quali si dovrebbe mettere tutto nero su bianco oggi. Ma l'esperienza insegna che, finché la firma non arriva, tutto può succedere. Come per esempio un Marsiglia di turno che, all'ultimo, tenta il terzino del Milan ad un'avventura in Francia, per obiettivi particolarmente importanti. Il Toro resta in assoluta pole, e oggi è prevista la decisione finale da parte del giocatore, che però si sarebbe potuto bloccare anche qualche giorno prima, senza intoppi, spendendo una cifra molto vicina a quella che il club granata andrebbe oggi a corrispondere. Idem per Gazzi, per il quale continuano a mancare alcuni dettagli relativi alla valutazione tra Toro e Siena. Probabilmente Cairo dovrà fare qualche piccolo (ma veramente piccolo, per i numeri del calcio: si parla di circa duecentomila euro di differenza) sforzo in più per fare in modo che oggi, l'annuncio della fine di questa telenovela, possa davvero arrivare.E intanto Ventura aspetta, con un Maxi Lopez in meno (un sogno, che sarebbe potuto diventare realtà ma solo a certe condizioni) e ancora tante caselle vuote da riempire. Ieri a Milano è stata ribadita dal mister l'importanza di avere il prima possibile la squadra pronta, così da imbastire sin da subito l'allenamento tattico con i futuribili titolari. Gillet, Brighi e Migliorini sono ancora troppo pochi per sperare di essere veramente competitivi. La speranza è che la situazione per le tante trattative intavolate si sblocchi in poco tempo. Farsi soffiare giocatori con cui si ha l'accordo da settimane sarebbe uno smacco, per la società e per i tifosi. Uno smacco evitabile. Decisamente evitabile.(foto N. Campo)