Il Torino è giunto al quinto giorno di ritiro e oggi pomeriggio i granata sfideranno il Merano in amichevole nel campo Molin da Coi di Santa Cristina in Val Gardena. Ieri, dopo la seduta mattutina, Armando Izzo in conferenza stampa ha analizzato le prime giornate agli ordini di Juric e affrontato i temi di attualità in casa granata.
Le parole
Torino, Izzo: “Dobbiamo seguire Juric fino alla morte. Belotti? Speriamo resti”
Il difensore granata ha commentato anche gli addi di Sirigu e Nkoulou oltre ad aver raccontato le sue sensazioni dopo i primi giorni di ritiro
Juric lo avevi già avuto due anni al Genoa e avevi lavorato anche con Gasperini. Tu che li conosci, ci puoi dire se è vero che c’è somiglianza e in cosa lavorano nello stesso modo?
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“Sono due allenatori molto simili, giocano allo stesso modo e hanno dimostrato di essere due grandi allenatori. Lavorano molto sull’intensità e sulla capacità fisica. Lavorano molto su questo”.
L’anno scorso si partiva con Giampaolo e la difesa a 4, un modulo che non valorizzava appieno le tue caratteristiche. Quest’anno, partendo subito con un allenatore che conosci ed un modulo che ti esalta può essere una stagione da protagonista e magari puntare alla Nazionale?
“Sì, è il mio obiettivo quello. Sono partito con Giampaolo e quel modulo non era il mio. Da quando sono in Serie A ho sempre giocato a tre dietro. Conoscendo molto bene mister Juric so che cosa vuole e di ripagare la sua fiducia”.
Rispetto agli anni scorsi come trovi questi allenamenti di mister Juric?
"Carichi di lavoro molto pesanti, si corre tantissimo. Ogni allenamento è veramente dura, dobbiamo continuare in questo modo così saremo pronti per il campionato".
Ti sei dato una spiegazione di cosa è successo negli ultimi due anni?. Dovessi darti una spiegazione in particolare, perché il Toro che pur aveva una rosa importante e trovava il rispetto di tanti tecnici ha sofferto fino alla fine? Voi dentro che spiegazione vi siete dati?
“È una domanda che ci facciamo anche noi. Sappiamo tutti che abbiamo fatto male. Adesso siamo qui con il nuovo mister, è un nuovo anno e vogliamo fare bene. Bisogna creare un grande gruppo, un grande ambiente e ricompattarci per fare un grande campionato”.
Qual è la qualità migliore di Juric?
“Non molla niente. Giorno per giorno dà sempre il massimo e non molla niente. Quindi dobbiamo essere concentrati e seguirlo da qui fino alla fine”.
Che cosa deve cambiare in voi come gruppo ma anche personalmente per evitare il ripetersi degli ultimi due anni?
“Deve scattarci nella testa che siamo tutti buoni giocatori e dobbiamo essere umili, capire dove abbiamo fatto male e ripartire da lì. Sappiamo tutti che non è stato facile in questi due anni, abbiamo fatto malissimo. Non vogliamo pensare più al passato ma al presente e goderci tutte le cose che arriveranno per dare una soddisfazione ai nostri tifosi che se lo meritano. In questi due anni hanno sofferto insieme a noi”.
Hai vissuto un’estate di lavoro, insieme ad altri compagni avete posto una firma importante sul girone di ritorno. Quali sono le motivazioni e perché hai deciso di iniziare a lavorare così presto in estate?
“Conoscendo molto il mister so cosa vuole, è uno che lavora tantissimo. È uno che lavora tantissimo e se non stai al 100% non puoi mai giocare. Sono venuto qui per farmi trovare pronto e per dimostrargli che sono quello che già conosceva a Genova. Nel mio lavoro nessuno regala niente, voglio continuare così giorno per giorno”.
Quali sono le tue sensazioni dopo 12 giorni di lavoro? Che cosa percepisci all’interno del gruppo?
“Siamo un grande gruppo e stiamo cercando di compattarci sempre di più perché sappiamo tutti che il gruppo fa la differenza. Bisogna fare bene ed essere concentrati e uniti: solo questo porta grandi risultati. Se vogliamo riscattarci dobbiamo essere tutti pronti e creare un grande gruppo”.
Hai sfiorato la Nazionale con un grande girone di ritorno. Cosa pensi del gruppo? Pensi di potertela riprendere?
“Voglio fare bene anche per riconquistare la Nazionale, perché mi ha fatto male non esserci. Per tornare bisogna fare bene nel proprio club e quindi voglio fare bene. Sono carico e pronto”.
Non ci saranno Sirigu e Nkoulou il prossimo anno. Il peso della difesa dovrai prenderlo tu, come pensi di andare avanti con i nuovi compagni? Sono all’altezza o servono altri giocatori?
“Sappiamo tutti che Sirigu e Nkoulou sono grandi giocatori. Non mi piace parlare di queste cose, sicuramente ci mancheranno perché a tutti farebbe comodo averli in squadra. I miei compagni si faranno trovare pronti per non farli rimpiangere”
Sei quello più carismatico, dovrai aiutarli tu i giovani.
“Io cerco di allenarmi bene e dare sempre il buon esempio e il massimo. Non voglio sentirmi mai arrivato ma dimostrare positività”.
Ti sei fatto una promessa per la nuova stagione?
“Una promessa ancora non me la sono fatta, però voglio fare una grande stagione perché veramente ce la meritiamo. I nostri due anni sono stati due anni con noi a soffrire ed è brutto questo. Dimostrare il proprio valore è bello, dobbiamo metterci tutti sullo stesso livello e dare il massimo”.
Hai avuto qualche riscontro da Juric visto che vi conoscete meglio rispetto agli altri compagni?
“No, il mister parla pochissimo. Non gli piace parlare, con lui bisogna portare i fatti e quest’anno ci sarà poco da parlare. Bisogna pensare ad oggi e basta, giorno per giorno dobbiamo dare il massimo sperano di fare una grande stagione”.
Aspettate Belotti? Lo avete sentito?
“Certo, è il nostro capitano. Gli abbiamo fatto i complimenti per l’Europeo ed è anche un bravissimo ragazzo. È il nostro capitano, lo aspettiamo e speriamo resti con noi”.
Altrimenti pensi alla fascia?
“Le scelte sono della società e del mister, io penso a fare il mio e dare il massimo per me, per l’allenatore e per i nostri tifosi”.
Il calendario prevede subito Atalanta, Fiorentina e Salernitana: ne avete parlato?
“Sappiamo tutti che l’Atalanta ha dimostrato di essere una grande squadra, quindi è meglio prenderla all’inizio che in mezzo o alla fine. Ci faremo trovare pronti, abbiamo la stessa idea di calcio: siamo pronti per affrontarli”.
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