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Torino, la parabola di Benassi: da bersaglio delle critiche a capitano decisivo

Focus On / Il centrocampista 22enne indossa la fascia per la seconda gara consecutiva e decide la gara: il vizio del gol è sempre quello, ma crescono consapevolezza, intelligenza tattica e lucidità

Gianluca Sartori

""Difficile essere capitano a 22 anni? Difficile è alzarsi alle sei per andare a lavorare e non arrivare a fine mese, non fare il capitano del Torino". Puntualizzazioni di Mihajlovic a parte, Marco Benassi dopo la partita contro la Fiorentina si erge a capitano decisivo e pensando alle situazioni difficili per cui è passato subito dopo il suo arrivo a Torino, la sua storia in granata non può che fare specie. Alla terza stagione in granata, Benassi è passato attraverso momenti complicati e critiche dure. Cose che fanno parte del gioco, ma non facili da metabolizzare per un ventenne, che ha tratto insegnamento dagli errori e non ha mai smesso di pensare a lavorare per migliorarsi.

"Ora arrivano soddisfazioni come la fascia da capitano e il gol decisivo alla Fiorentina, e Benassi non può che guardare indietro con un sorriso, come ha confessato in zona mista nel post-partita. Due anni fa alcuni errori gravi che sembravano poter compromettere la sua ascesa di calciatore: la palla persa in quel derby deciso da Pirlo al 94', la sciocca espulsione in casa dello Zenit, che finì per avere un peso decisivo nell'eliminazione del Torino di Ventura dall'Europa League 2015-2016. Ma la società granata, su suggerimento del tecnico genovese, non ha mai smesso di credere nel ragazzo e nell'estate del 2015 investì 3.5 milioni di Euro per riscattare alle buste il suo cartellino dall'Inter. Scelta che ora inizia a pagare dividendi, visto che Benassi è un titolare anche per Mihajlovic, è capitano della Nazionale Under 21 e del Torino (non è il primo nelle gerarchie, ma visto che Vives, Moretti e Bovo non sono titolari fissi, la fascia finirà parecchie altre volte sul suo braccio) e potrebbe essere portato presto in Nazionale proprio da quel Venturache lo difese in tempi non sospetti contro tutti, anche quando il vento di tempesta soffiava forte.

"Contro la Fiorentina, una prestazione completa. Il gol decisivo, certo, con uno stop e tiro da giocatore che vede la porta: il vizio del gol di Benassi non lo si scopre ora. Ma anche una saggezza tattica e una lucidità nelle giocate che impressionano e che sono il vero miglioramento che si può notare nel ragazzo modenese classe 1994. Raddoppi, contrasti, passaggi precisi, lanci mirati e ogni tanto anche qualche assist notevole, come quello che Baselli non ha saputo sfruttare contro la Roma. E, nel post-partita, parole da leader che non si nasconde: "L'obiettivo di questo Toro è lottare per l'Europa". La strada per diventare una tra le migliori mezzali italiane è già tracciata.