Sosta: un bene o un male? Walter Mazzarri è stato chiaro: avrebbe preferito che il campionato non si fermasse in questo momento, per dare continuità alla prestazione positiva nel Derby della Mole e alla vittoria per 4 a 0 contro il Brescia. "Avrei voluto non fermarmi ora - ha detto il tecnico in conferenza al "Rigamonti - perchè in questo momento mi sarebbe piaciuto continuare a lavorare con tutti i giocatori a disposizione". Va anche tenuto in considerazione un altro aspetto. La pausa del campionato, infatti, permetterà al Toro di recuperare con più calma alcuni pezzi dello scacchiere assenti a Brescia sabato scorso, ovvero Daniele Baselli, Kevin Bonifazi e (forse) Simone Zaza. Una sosta per le Nazionali, quindi, con dei pro e con dei contro. L’obiettivo supremo dei granata, tuttavia, sarà non fallire al ritorno del campionato, come invece è accaduto nelle precedenti due interruzioni di questa stagione (sconfitte con Lecce e Udinese).
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Torino, i pro e i contro della sosta. Mazzarri: “Proprio ora non ci voleva”
Focus on / Valutiamo i pro e i contro dell’interruzione per le Nazionali. Baselli, Bonifazi e Zaza da ritrovare senza ripetere al ritorno della Serie A le prestazioni con Lecce e Udinese
PRO - Di solito si dice che quando una squadra è in salute non è mai un bene interromperne le sue gesta. Il discorso calza a pennello nella nostra Serie A, ad esempio, per il Cagliari di Rolando Maran. I sardi stanno volando e probabilmente avrebbero gradito di giocare anche il week-end del 16 e 17 novembre. Il Torino, invece, è in una fase di ripresa ma mentalmente, tatticamente e fisicamente deve crescere ancora parecchio. È chiaro che per fare un ulteriore passo avanti Mazzarri avrà bisogno di tutti gli effettivi a disposizione. Ben venga, perciò, una sosta per poter affrontare l’Inter sabato 23 novembre alle 20.45 con qualche giocatore in più a disposizione. Ma il recupero degli infortunati dovrà coincidere con il mantenimento dello stesso atteggiamento delle ultime due uscite.
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CONTRO - Mazzarri è stato chiaro: in una fase così delicata della stagione avrebbe voluto lavorare con tutti i suoi giocatori al “Filadelfia”. Due prestazioni positive non hanno cancellato un momento di crisi molto grave, causata anche dalla preparazione estiva anticipata per i preliminari di Europa League. La frustrazione di Mazzarri per la pausa delle Nazionali è dettata dal fatto che avrebbe voluto mettere nelle gambe dei suoi ragazzi nuova benzina in vista dell’ultimo sprint che condurrà la Serie A fino alle feste natalizie. E poi il recente andamento post-sosta del Torino è un dato troppo allarmante per non essere considerato da Mazzarri. Con Lecce e Udinese, infatti, non soltanto maturarono due sconfitte, ma i granata furono addirittura l’ombra di loro stessi. Il tecnico toscano, quindi, una volta ritrovata la retta via con Juventus e Brescia, avrebbe preferito continuare a camminare insieme a tutti i suoi uomini per non perdere la concentrazione e la compattezza. Invece, fino all’inizio della prossima settimana dovrà fare a meno di Salvatore Sirigu, Armando Izzo, Andrea Belotti, Lyanco, Ola Aina, Sasa Lukic, Samir Ujkani, Diego Laxalt e Tomas Rincon.
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