gazzanet

Torino-Lazio, gli incroci di mercato: D’Amico ‘il mulo’, cuore pulsante Muzzi

Gianluca Sartori

Roberto Cravero

"Pedro Luis Cavanda è stato un altro elemento che la Lazio ha mandato in prestito al Torino per farsi le ossa. Il terzino belga-congolese, però, a differenza di Lovati in granata è stato una meteora; appena 3 presenze da gennaio a giugno 2011. Tornato in biancoceleste, ha messo a segno 50 presenze fino all'estate 2015, quando ha chiuso la sua avventura italiana per trasfersti ai turchi del Trabzonspor. Passando ai difensori centrali, ci sono da menzionare Benedicto Zacconi - stopper brasiliano che ha giocato in granata dal 1933 al 1935 e poi nella Lazio dal 1935 al 1939 - e Angelo Gregucci, tignoso difensore che al Torino arrivò all'età di 29 anni (stagione 1993-1994) dopo aver vissuto quasi una vita calcistica nella Lazio, dal 1986 al 1993. L'attuale tecnico dell'Alessandria, ironia della sorte, segnò l'unico goal dell'avventura in granata proprio all'Olimpico contro la Lazio. Ma il nome più eccellente è quello di Roberto Cravero. Figlio del "Filadelfia", è stato prima giocatore del vivaio e poi capitano della Prima squadra del Torino. Nell'estate del 1992, dopo la finale di Coppa Uefa contro l'Ajax, fu al centro di un intrigo di mercato che lo vide passare alla Lazio per 7,5 miliardi di Lire. Nella Capitale si fermò per tre anni e tornò poi alla casa madre granata nel 1995, per terminare la carriera nel 1998. Dopo 231 presenze come calciatore, nel Torino ha anche ricoperto i ruoli di Team Manager e Direttore Sportivo.

"

Potresti esserti perso