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Torino, Longo chiama Onisa: una promozione guadagnata sul campo

Focus / Il mediano romeno, quest'anno capitano della Primavera, chiuderà l'annata con Belotti e compagni vedendo premiato il suo lavoro in granata svolto con umiltà e generosità

Roberto Ugliono

Umiltà e generosità. Con queste armi Mihael Onisa, capitano della Primavera, ha saputo conquistare tutti al Torino. Ora ha l'occasione più importante da quando veste il granata. Il mediano romeno, prelevato due anni fa dalla Virtus Entella (in prestito con il diritto di riscatto esercitato quest'estate), ora si giocherà le sue carte in Prima squadra. Moreno Longo l'ha chiamato perché in mezzo al campo numericamente non ha abbastanza giocatori e in caso di emergenza Onisa potrà tornare utile. D'altronde, se il campionato ripartirà, i granata dovranno tenere ritmi elevati, giocando ogni tre giorni e una pedina in più per far rifiatare i titolari può tornare utile.

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PREMIO - Chiaro che il tecnico della Prima squadra non ha pescato in maniera aleatoria, ma è andato a prendere profili ben precisi. Il mediano è da due anni uno dei protagonisti della Primavera del Torino. Un anno fa fu decisivo in finale di Supercoppa con l'Inter, quest'anno è una pedina inamovibile nella squadra di Sesia. Durante la stagione in corso inoltre, Onisa ha più volte preso parte agli allenamenti della Prima squadra e ora ne diventa un membro a tutti gli effetti, vedendo premiato il suo grande impegno nei due anni in granata.

CARATTERISTICHE - Come scritto precedentemente, questa promozione va vista come scelta figlia delle esigenze. Nonostante ciò il ragazzo ha le caratteristiche per essere utile. Sebbene tecnicamente debba ancora crescere molto, per carisma, generosità e umiltà è un ragazzo che merita la chiamata. Mediano infaticabile, già molto bravo in fase di rottura, quest'anno, viste anche le difficoltà della squadra, non è riuscito a incidere particolarmente in zona offensiva. Eppure quando lui mancava, il Torino non girava al meglio. Nel biennio in Primavera Onisa ha affinato i ritmi di gioco e le letture, divenendo un giocatore tatticamente preparato e attento. Le sue qualità più importanti, però, rimangono proprio quell'umiltà e quella generosità che il pubblico granata ricerca nei giocatori in campo. Non a caso al termine della sua prima stagione con il Torino, fu uno dei ragazzi più acclamati dai tifosi. Con il passaggio in Prima squadra potrà migliorarsi ulteriormente, cercando di rendersi utile per la causa e preparandosi per un futuro nel campionato dei 'grandi'.