"Metterci il cuore, metterci la testa, metterci l’anima. E giocare le partite fino in fondo. La strada del Torino è tracciata ed è questa l’unica da seguire e perseguire. Concetti già espressi durante la passata stagione, quando si invocava il salto di qualità sotto il profilo mentale. Ma che vanno ripresi e ribaditi, visto il gran numero di occasioni sciupate e punti persi nel finale.
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Torino: mese nuovo, vita nuova. Ripartendo dalle cose buone
Derby della Mole / Sbagliato deprimersi. Ma chi di speranza vive, disperato muore…
"La squadra di Ventura mostra ancora tutta la propria immaturità. Perché di questo si tratta. Chievo, Carpi, Genoa e ora il derby con la Juventus non sono semplici incidenti di percorso, ma partite non disputate dal primo all’ultimo minuto.
"Come ammette lo stesso Ventura, quando il Toro vuole, il Toro ottiene. Quando il Toro spera, alla fine resta deluso. Ora i punti in classifica ottenuti sono 15 in 11 giornate: tanti o pochi? La classifica ora lascia il tempo che trova, e i conti si faranno alla fine. Ciò che è importante è che la squadra faccia davvero i passi avanti che deve fare. In questo senso, i granata vanno “aspettati al varco” nei prossimi mesi. A partire da un novembre che può e deve essere migliore di questo ottobre nero.
"Il primo passo in avanti? Quello di non deprimersi. L’aver perso tre punti negli ultimi secondi di partite già terminate negli ultimi tre giorni non deve trasformarsi in una mazzata psicologica ma un una scossa che faccia ripartire con più veemenza di prima. Le cose buone da cui ripartire ci sono: la personalità dimostrata allo Juventus Stadium – sfidiamo chiunque a dire che i granata non avrebbero meritato il pareggio – prima di tutto. E’ proprio adesso, risollevandosi in un momento reso forse più difficile da un avvio che aveva creato tante, troppe illusioni, e facendo fronte a una situazione-infortuni sempre più grave, che questo Torino deve dimostrare di essere Toro.
"Chirico - Sartori
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