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Torino-Napoli 0-1, Spalletti: “Ruiz ha una mazza da biliardo al posto del piede”

TURIN, ITALY - MAY 07: SSC Napoli head coach Luciano Spalletti looks on during the Serie A match between Torino FC and SSC Napoli at Stadio Olimpico di Torino on May 7, 2022 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Le dichiarazioni dell'allenatore azzurro al termine di questa partita valida per il 36° turno del campionato di Serie A

Redazione Toro News

Al termine di Torino-Napoli, match valido per la 36^ giornata di Serie A, Luciano Spalletti è intervenuto ai microfoni di DAZN per commentare la partita con le seguenti dichiarazioni: “La tripla pressione di Insigne che è partito da sinistra ed è arrivato fino a destra ha costretto l’avversario in condizioni non facili, poi in mezzo al campo siamo stati bravi a vincere i duelli. Ruiz è vero, ha una mazza da biliardo sul piede. A volte sembra che con le gambe vada piano, ma col piede e il pensiero è tre volte avanti”.

Il prossimo anno il Napoli dovrà lottare per lo Scudetto?

“Prima c’è da finire questo campionato. Ieri non ho parlato in conferenza non perché non mi interessano più queste partite volevo dare merito allo staff, che fa un grande lavoro. Loro parlano per sette, sono molti di più di me. Volevo far capire che loro hanno un valore, per coinvolgerli e farli sentire importanti per le ultime partite. Se si fa capire a tutti che siamo concentrati su questo finale è meglio. Poi se si dice che invece non ho parlato per togliere importanza a questa partita, non è così. Il futuro per noi è sempre il prossimo allenamento, che nel nostro caso ora è martedì giocando la domenica, mentre per la partita di oggi, che era sabato, ci siamo allenati subito lunedì senza giorno di riposo e i ragazzi non hanno fiatato. Si deve dare anche importanza a questo, più che a quello che dovremo fare l’anno prossimo”.

Come ha preparato questa sfida al Torino?

“Loro sono allenati a giocare sull’uno contro uno. Finché non trovi il modo di far circolare la palla e togliergli riferimenti diventa dura, se si sta fermi e si guarda solo al proprio orticello si facilitano le cose. Nella ripresa siamo riusciti a far girare meglio la palla e le cose siamo andati meglio, ma nel primo tempo, la partita è stata molto dura”.

Così poi il tecnico in conferenza stampa.

Dopo Empoli sono arrivate due vittorie per dare un segnale di reazione. State già gettando le basi per il prossimo anno?

“Non lo so se questa è una conseguenza logica dal vostro punto di vista. Dal punto di vista mio bisogna fare le cose corrette e in modo serio sempre. Lo abbiamo fatto anche tutto l’anno, anche quando abbiamo incontrato momenti difficili. Per il rispetto della professione che facciamo e per il rispetto degli sportivi che anche oggi ci hanno supportato qui. Ci hanno dato un messaggio chiaro, noi siamo con voi, vi si vuole bene. Per questo dobbiamo fare sempre belle partite. Se poi questo vuol dire gettare le basi per l’anno prossimo non lo so. Noi vogliamo salire sul podio di questo campionato”.

Sbagliato dire che la prestazione di oggi sia ancora migliore di quella fatta col Sassuolo?

“No. E’ stata una partita difficile, in bilico fino a metà del secondo tempo, una partita scomoda per una squadra come noi. Il Sassuolo ha un po’ le nostre qualità, con loro diventa forse più facile prendere in mano la partita, mentre contro una squadra come il Toro è più difficile. Nel primo tempo abbiamo fatto fatica a girare palla, loro ce la rubavano, in un paio di occasioni è stato bravissimo Ospina. Nel secondo tempo abbiamo fatto cose più giuste per le nostre qualità: dai e vai, attacco lo spazio, vado a prendere posizioni anche non mie in giro per il campo. Contro avversari che giocano questo calcio bisogna adeguarsi e quindi oggi i ragazzi sono stati doppiamente bravi. Per questo si può dire che questa vittoria ha ancora più valore. Koulibaly, ad esempio, nel primo tempo con due scambi è arrivato avanti fino all’area di rigore e gli hanno fatto fallo. Vuol dire capire la partita, è un segnale di maturità”.

Con lei Ruiz è diventato un attaccante in più. Che valore dà a uno come lui.

“E’ un calciatore di livello top, c’è poco da fare. Poi si possono passare periodi più o meno brillanti. Però se il giocatore sta bene, e quest’anno purtroppo è stato nelle condizioni di dover star fuori per una pubalgia, è un giocatore di grandi qualità. Delle volte si cerca poi il pelo nell’uovo e si dice che è lento. Ma in realtà ha un pensiero che va al doppio della velocità. E’ un calciatore di livello top”.

Nel primo tempo non siete partiti a mille…

“Merito del Torino che ci è saltato addosso. In fase di possesso non siamo riusciti a tratti ad essere squadra e ci hanno messo in condizione di dover sbrogliare situazioni difficili dentro l’area di rigore”.

Non è facile trovare motivazioni quando non ci sono obiettivi. Come si fa?

“Noi abbiamo a che fare con persone serie. Mi è spiaciuto il commento che si è dato al fatto che ieri non sono venuto in conferenza. Si è pensato che non avessi più io le motivazioni. Invece di dire questo si dovrebbe dire che ci siamo allenati il lunedì invece di fare riposo, senza fare bocca, ad allenarsi bene. Dovreste riportare questo. E poi ho fatto parlare i miei collaboratori perché renderli partecipi di queste tre ulteriori partite, che possono diventare speciali, vuol dire stare ancora di più addosso alla squadra, vuol dire scaldarli ancora di più. Sono tutti collaboratori capacissimi, sono del mio livello, sono la mia estensione”.

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