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Torino-Parma: ci si rivede in campo, dopo un’estate bollente

Verso Torino-Parma / Riviviamo i principali avvenimenti che hanno portato all'esclusione dei gialloblu dall'Europa League e al ripescaggio della formazione granata: tra le due società non corre buon sangue......

Nicolò Minella

Il Toro si appresta ad affrontare il Parma per la prima volta dopo le accesse polemiche dell'estate passata.

"Come molti tifosi granata ricorderanno, l'ultima giornata dello scorso campionato è coincisa con lo sciagurato 2 a 2 degli uomini di Ventura (complice l'errore dagli 11 metri di Alessio Cerci a tempo scaduto) in quel di Firenze. Il concomitante successo del Parma contro il Livorno ha permesso agli uomini di Roberto Donadoni di scavalcare il Toro in classifica e di piazzarsi al sesto posto, l'ultimo disponibile per accedere ai preliminari di Europa League. Il 19 maggio 2014, il giorno successivo al triste epilogo di stagione, è giunta, però, una notizia che ha riacceso le speranze della Torino granata: la Commissione di secondo grado della FIGC ha, infatti, respinto il ricorso tentato dal Parma in seguito alla decisione, da parte della federazione, di non concedere la licenza UEFA agli emiliani, responsabili di un mancato pagamento Irpef di 300mila euro entro la data di scadenza. Ad un solo giorno dalla cocente delusione del Franchi, tifosi e società granata hanno, quindi, cominciato ad intravedere la possibilità di un clamoroso ripescaggio. Nei giorni successivi, il presidente dei ducali Ghirardi ha provato ad affidarsi nelle mani dell'Alta Corte del Coni la cui sentenza del 29 maggio scorso ha, però, definitivamente, estromesso gli emiliani dall'Europa League. Un trattamento simile era stato riservato l'anno precedente agli spagnoli del Rayo Vallecano, sostituiti da quel Siviglia che avrebbe poi conquistato il trofeo. In seguito al responso negativo del tribunale del Coni, il Parma ha ancora fatto ricorso, senza successo, al TAS di Losanna e ha inasprito i rapporti con il Torino, accusato di ostruzionismo, dando inizio a una polemica tra le due società a colpi di comunicati stampa sui rispettivi siti ufficiali.

"Il resto, come si suol dire, è storia: la decisione del patron Ghirardi di ritirarsi (poi ritrattata) dal mondo del pallone e nel frattempo l'inizio dell'avventura europea del Toro, che ha colto bene l'opportunità superando Preliminare e Play-Off e qualificandosi alla fase a gironi dell'Europa League. Certo, è innegabile che per il Toro sarebbe stato più soddisfacente conquistare l'Europa sul campo. Allo stesso tempo è, però, evidente come la società granata sia stata semplice beneficiaria di un errore altrui: c'è una normativa UEFA che è stata applicata, come è giusto che sia. L'astio di società e tifosi della città del Battistero verso il Torino? Umanamente comprensibile, ma non fondato sulla logica o su fatti concreti.

"Arrivati alla nona giornata della nuova stagione, per entrambe le squadre è, però, giunto il momento di mettere da parte questi ricordi e di pensare al presente. La sfida di domani sera vedrà, infatti, di fronte un Toro dai due volti, bello e solido in Europa ma ancora troppo discontinuo in campionato, e un Parma che, alla luce dei soli 3 punti conquistati nelle prime 8 uscite stagionali, è in cerca di punti pesanti. Un crocevia importante per la stagione dei granata chiamati a riscattare la sconfitta di Roma e a sfruttare al meglio le due sfide casalinghe consecutive contro gli emiliani e l'Atalanta.