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Torino-Parma, sfida tra piedi raffinati: El Kaddouri vs José Mauri

Verso Torino-Parma / Sfida tra uomini di qualità a centrocampo, dall'etnia e dall'età differente, ma entrambi dalla grande tecnica individuale

Cristina Raviola

"Torino-Parma sarà una serie di “sfide nelle sfide”: da quella degli ex-Molinaro e Amauri, passando al duello Cassano-Glik per il controllo dell'area, fino alla lotta per il dominio dell'out dei quattro esterni. Il tema è comune, ma una sfida tra le tante pare la più affascinante e originale, perché vede protagonisti due giocatori prima di tutto giovani, ed accomunati da un dono non indifferente: i cosiddetti “piedi buoni”. Stiamo parlando di Omar El Kaddouri, 24 anni, che scenderà in campo stasera dopo la squalifica, e José Mauri, alla seconda stagione con la prima squadra, baby fenomeno della cantera gialloblù..

"OMAR, UN RITORNO DA PROTAGONISTA - Questa sera, nella formazione titolare granata, ad agire come mezz'ala sinistra o come trequartista (lo deciderà Ventura) tornerà Omar El Kaddouri. Nato nel 1990, amato e odiato dai tifosi per le sue prestazioni altalenanti, il giovane belga marocchino non si può certo definire un centrocampista di rottura. Nella sua carriera, tra Brescia, Sudtirol, Napoli e Torino ha ricoperto posizioni tattiche che necessitano una buona tecnica individuale e una discreta visione di gioco: ha agito raramente da regista, soprattutto nel Brescia, ma il suo ruolo preferito e quello di trequartista o interno di una mediana a 5, dove può far leva, oltre che sulla qualità, anche sulla fisicità dei suoi 188 centimetri.

"L'ENFANT PRODIGE DUCALE – Classe'96, cresciuto nelle giovanili del Parma, Josè Mauri ha esordito a gennaio della scorsa stagione in prima squadra, nei minuti finali della sfida contro l'Udinese. Ha poi chiuso l'anno calcistico con altre due presenze (di cui una in Coppa Italia). Nella stagione corrente il diciottenne centrocampista debutta da titolare nella sfida persa contro la Roma, e trova il gol una settimana più tardi contro la stessa Udinese che l'aveva visto esordire (rete poi vanificata dalla rimonta friulana). Il giovane Josè ha dimostrato, nonostante la poca esperienza e la tenera età, una buona resistenza fisica unita a due piedi educatissimi; ambidestro, si tratta di un centrocampista duttile, che però predilige gli inserimenti in fase offensiva, proprio come il nostro Omar.

"Siamo quindi di fronte a due giocatori votati all'invenzione e, più in generale all'attacco. El Kaddouri, dal suo, può contare su una maggiore fisicità rispetto all'italo-argentino, che, al contrario del collega marocchino, potrebbe però puntare sulla rapidità palla al piede e in fase d'inserimento, data la sua piccola stazza.