PRIMO TEMPO. Come nelle previsioni il Pescara di Zeman si presenta a Torino fedele al credo del tecnico boero ed il Torino può dispiegare pienamente tutto il proprio potenziale di gioco arrivando a costruire tantissime occasioni da gol, anche clamorose, e concludendo il primo tempo meritatamente in vantaggio. Per ironia della sorte, in realtà, la marcatura di Basha che sblocca l'incontro arriva sugli sviluppi di un calcio d'angolo, in una situazione ben lontana dalla moltitudine di azioni granata appena citate. Eppure nonostante si sapesse come avrebbe giocato il Pescara, a sorpresa Ventura, per pareggiare i tre centrocapisti ospiti, sceglie l'esperienza alla velocità schierando nell'undici iniziale Vives e Sgrigna anzichè Verdi ed Antenucci ed i giocatori in campo rispondono subito per le loro caratteristiche: per un'altra ironia della sorte la difesa altissima del Pescara concede ben quattro occasioni solo ai due Granata ma sia l'ex Vicenza - in due occasioni - sia l'ex Lecce - forse fermato fallosamente in area - pur lanciati in solitaria verso la porta di Anania si lasciano recuperare dalla coppia centrale di Zeman Brosco-Romagnoli. Il Pescara punta invece sulla rapidità e sul ribaltamento di fronte e quasi alla mezz'ora costruisce l'occasione da rete più ghiotta dell'intera frazione di gioco con Insigne lesto ad infilarsi alle spalle di Glik su invito di Togni: l'ex attaccante della Primavera bianconera arriva anche a superare Coppola, ma l'arbitro Tommasi aveva fermato il gioco in precedenza considerando attiva la posizione di offside di Sansovini. Verso la fine del tempo si accende però anche Stevanovic che, dopo aver cercato due soluzioni personali, salta magnificamente Romagnoli in area pescarese, e serve a Bianchi un pallone a porta vuota che il capitano incredibilmente sbaglia.
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Torino-Pescara 4-2 Alto godimento
PRIMO TEMPO. Come nelle previsioni il Pescara di Zeman si presenta a Torino fedele al credo del tecnico boero ed il Torino può dispiegare pienamente tutto il proprio potenziale di gioco arrivando a costruire tantissime...
SECONDO TEMPO. Ventura ripresenta lo stesso undici del primo tempo. Ma il Toro, forse, resta qualche istante in più negli spogliatoi, perché a freddo, dopo soli tre minuti, Immobile batte Coppola. Ma il pareggio pescarese è solo un'illusione. Cinque minuti dopo, infatti, il Torino è di nuovo avanti: Anania esce nel tentativo di anticipare Sgrigna, con il pallone che finisce tra i piedi di Giuseppe Vives. Il numero venti vede fuori dai pali Anania e non ci pensa due volte. Pallonetto e gol del 2-1: festa grande per il centrocampista ex Lecce, al primo gol con la maglia granata. Il Pescara, pian piano, cala d'intensità, e Zeman cambia qualcosa nel suo scacchiere, per tentare di far male al Toro. Ma oggi con i granata sembra veramente impossibile. E infatti, tra il 19' e il 22', spaventoso – per il Pescara – uno-due di Sgrigna. Cross di D'Ambrosio e velo di Bianchi, che libera il numero dieci, bravo a superare Anania, e tre minuti dopo l'incubo del portiere pescarese si ripresenta ancora lì. Sgrigna salta l'estremo avversario e lo stadio Olimpico va in visibilio. Nel recupero ancora Immobile, che realizza così la doppietta personale. Il vantaggio dalle inseguitrici resta immutato, ma questa è più che un'iniezione di fiducia
(Foto: M. Dreosti)
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