Lo sostiene l’anagrafe, lo dimostra il campo: il Torino è una squadra giovane e quindi, a tratti, immatura: gli uomini di Ventura, infatti, vivono troppo spesso in bilico sull’entusiasmo, tra momenti di esaltazione (inizio campionato) e fasi i recessione profonda (post-derby). Proprio le settimane successive alla sconfitta nella stracittadina di Coppa Italia ben testimoniano come il collettivo granata, nonostante un periodo positivo – i granata venivano da 7 punti in 3 partite – dopo la roboante sconfitti contro i bianconeri crollò sotto il peso dell’insicurezza, andando a perdere anche con l’Udinese in casa, e non approfittando nemmeno della pausa natalizia, dopo la quale sarebbero arrivati 0 punti tra Napoli ed Empoli.
Insomma, il Torino ha dimostrato di fare fatica a convincersi dei propri mezzi: impossibile giustificare altrimenti la difficoltà di una squadra che a settembre impressionava per organizzazione e imprevedibilità, e ora annovera una delle manovre a tratti più macchinose della Serie A. Quando si tratta di fare giocare i duri, in sostanza, spesso i granata son sembrano ancora padroni delle loro potenzialità. Nei momenti più delicati, il Toro pare aspettare la svolta dall’alto: a gennaio è stato l’arrivo di Immobile. L’entusiasmo che ha generato il ritorno del figliol prodigo ha rivitalizzato un ambiente frustrato, che correva il rischio di perdersi. Due partite buone – Frosinone e Sassuolo – poi la sconfitta con la Fiorentina che ha rimesso di nuovo tutto in discussione.

Stavolta, però, non ci sarà nulla di simile all’effetto-Immobile a salvare il Torino. La scossa deve venire dal campo, e chissà che non sia proprio Immobile a dare il via all’orgogliosa ripresa in mano del proprio destino. Al di là dei singoli, però, sarà tutto il gruppo a dover dimostrare di aver davvero appreso gli insegnamenti delle deludenti prestazioni precedenti, altrimenti i granata corrono il rischio di ritrovarsi in un’altra partita giocata senza l’approccio necessario: la spallata passa solo dai loro piedi.
Ormai dal campionato non possiamo puntare più a nulla, la salvezza dovrebbe essere quasi acquisita e l’Europa è irraggiungibile.
Pensino a giocare per divertirci lasciando perdere le tattiche snervanti…magari così qualche partta la vinciamo.
Salvezza acquisita?????ti ricordo che il Frosinone è a 6 punti e il carpi domenica ci giochiamo contro, in questa situazione di totale crisi di gioco, di risultati e di tutto il resto!!!apprezzo il tuo ottimismo ma la salvezza è tutt’altro che raggiunta!!!!
Il Frosinone in effetti è a 7 punti dato che neglo scontri diretti siamo messi meglio deve superarci in classifica, comunque d’accordo con te non sottovaluterei la situazione per nulla tranquilla.