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Torino-Udinese 2-2, Miha e Delneri: un pareggio e una mentalità agli antipodi

Post partita / Finisce in parità anche il confronto in panchina: il tecnico friulano chiude con sei difensori, il granata con sei punte

Nicolò Muggianu

Nonostante il bilancio favorevole del Torino tra le mura amiche, nel match valevole per la 29a giornata di Serie A, il risultato finale tra granata e Udinese e di 2-2. I friulani passano a sorpresa in vantaggio per 0-2 all'Olimpico Grande Torino sfruttando con cinismo le uniche occasioni concesse dal Toro. I granata - dal canto loro - mantengono per tutta la durata del match il pallino del gioco schiacciando l'Udinese negli ultimi 40 metri e rendendosi pericolosi in molteplici occasioni. Se al 68' - sul risultato parziale di 0-2 - la partita sembrava essersi messa dalla parte dei bianconeri ecco che alla compagine di Mihajlovic sono bastati appena 2' per rimetterla in piedi con Moretti per poi completare una rimonta che sarebbe stata epica se solo Ghersini non avesse annullato ingiustamente un gol a Belotti in pieno recupero. 

LE SCELTE INIZIALI - I due allenatori schierano dal 1' il miglior undici a disposizione. Delneri si presenta con uno spregiudicato 4-3-3 con De Paul libero di spaziare: l'argentino è la vera mente offensiva dei friulani e alterna ottimamente sacrificio e propensione offensiva. In porta Scuffet non fa rimpiangere Karnezis diventando protagonista assoluto con parate decisive prima su Acquah e poi su Belotti. Anche negli altri ruoli le assenze non pesano: Angella e Badu sostituiscono ottimamente Felipe e Fofana mentre in attacco Perica fa al meglio il lavoro di vice-Thereau spingendo in rete il pallone calciato da Zapata e valevole il momentaneo 0-2. Mihajlovic schiera invece una formazione molto simile a quella che aveva ottimamente pareggiato con l'Inter prima della pausa. Confermati Molinaro, Baselli, Lukic e Acquah con una sola differenza: Iago Falque al posto di Iturbe. Lo spagnolo però subisce un colpo al fianco proprio in apertura di match lasciando il campo al 13' favorendo l'ingresso proprio del paraguayano ex-Roma.

I CAMBI - Per quanto riguarda le modifiche di formazione a partita in corso si può affermare che le scelte dei tecnici siano state opposte. Se Mihajlovic ha optato per un Toro a trazione anteriore per riequilibrare il risultato, Delneri - dal canto suo - ha provato fino all'ultimo a difendere il risultato rimpinguando il reparto arretrato senza però troppo successo. Se la prima sostituzione granata è stata obbligata ecco che le due restanti sono state invece ponderate con il tecnico serbo che ha schierato tutto il potenziale offensivo a disposizione inserendo Boyé e Maxi Lopez al posto di Lukic e Baselli. Iconici anche i cambi scelti dal friulano che opta per due difensori - Heurtaux e Adnan - al posto di un centrocampista e un attaccante: Kums e De Paul. All'85' poi, dopo aver subito il gol del 2-2, Delneri prova a rinfrescare l'attacco inserendo Matos al posto di Perica ma il cambio si rivela inutile.

Se il tecnico friulano avrebbe potuto difendere meglio il vantaggio è emersa dal match anche la grande voglia di Mihajlovic e i suoi ragazzi di riequilibrare il risultato: "Ho messo cinque punte, ma ne avrei messe anche sei..." le parole del tecnico granata nel post-gara. Il duello in panchina termina dunque con un pareggio con un Toro che non molla mai ma che - come ultimamente accade - inizia a "fare il Toro" solo dopo essere passato in svantaggio.