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Torino, una sconfitta immeritata: non ti abbattere ma reagisci subito

Torino – Verona 0-1 / La squadra, almeno dal punto di vista nervoso, ha dimostrato di esserci: c'è tempo e modo di rimediare, adesso occorre fare quadrato

Gianluca Sartori

"La maledizione continua: quello zero alla casella dei goal fatti resta e adesso la classifica provvisoria vede il Torino all'ultimo posto. Le magagne nella costruzione della rosa, come in molti avevano previsto, iniziano ad emergere in tutta la loro evidenza. Ci sono problematiche che non possono che preoccupare chi ha a cuore le sorti del Toro. Ma siamo proprio sicuri che della partita col Verona tutto sia da buttare?

"Come era giusto condannare sette giorni fa la partita orribile di Genova, ora bisogna riconoscere anche due verità evidenti. Primo, il Torino contro il Verona meritava almeno un punto; secondo, passi avanti rispetto alle precedenti uscite ci sono stati, almeno dal punto di vista nervoso. La squadra granata, con tutti i suoi limiti e le sue problematiche, ha dimostrato di essere viva e di non versare in uno stato comatoso.

"Se venisse presa in considerazione in astrazione dal contesto attuale del Torino, la partita di ieri forse sarebbe presa come un mero episodio sfortunato: dopo un primo tempo bloccato, si è visto un discreto Toro nella ripresa, che ci ha provato pur con tutti i suoi attuali problemi, che ha perso la partita per un goal evitabilissimo, preso con chiare responsabilità del portiere (ahi, Padelli…) e per un calcio di rigore mancato da un El Kaddouri che ha confermato di dover migliorare parecchio sul piano della personalità.

"Ecco perchè, pur riconoscendo le difficoltà del momento, non è il caso di abbattersi dopo la partita col Verona. La situazione ormai è questa e la squadra la deve affrontare con la massima coesione, evitando di “sbracare”. Mister Ventura con lucidità che lo contraddistingue cerchi di capire quali sono le falle da riparare (per esempio: il 3-5-2 è davvero irrinunciabile? Con Gazzi davanti alla difesa, Ionita sarebbe arrivato al tiro in quel modo? E infine, non è il caso di rivedere le gerarchie per il ruolo di portiere?).

"La partita con il Cagliari è alle porte, e questo forse è un bene: non si può star troppo a pensare ad una sconfitta che brucia che subito bisogna pensare al prossimo impegno. C'è tempo e modo di aggiustare le cose: adesso non bisogna abbattersi ma provare a reagire.