"Due attaccanti, cinque difensori; in due interi reparti, c’è un solo uomo da mandare in panchina, e quest’uomo è il rientrante Marco Pisano. Ma in mezzo ai due estremi, c’è un centrocampo dai dieci-convocati-dieci, un’abbondanza che contrasta con gli altri settori. Un settore che deve ancora trovare le sue certezze, ed il suo gioco. Ed il gioco va trovato a partire da chi deve crearlo, costruirlo, distribuirlo: il regista.E’ per questo che Stefano Colantuono è restio a bocciare Massimo Loviso dopo due o tre prove scialbe. Se è vero, come è vero, che il ruolo è particolare e necessita di più tempo degli altri perché il titolare se ne appropri, ecco che il mister non vuole dimenticare questa semplice verità del calcio buttando via (in panchina) il cardine su cui aveva ed ha intenzione di far girare il suo Toro nelle prossime 38 gare.
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Toro, a centrocampo abbondanza e dubbi
Due attaccanti, cinque difensori; in due interi reparti, c’è un solo uomo da mandare in panchina, e quest’uomo è il rientrante Marco Pisano. Ma in mezzo ai due estremi, c’è un centrocampo...
"C’è però, come sempre nei campionati professionistici, ci sono le contingenze stringenti che bussano alla porta: la necessità di fare punti, di non collezionare risultati negativi in serie, di tenere alto il morale, ed altre. Così, nonostante le convinzioni a lungo termine, Cola tiene comunque in considerazione l’ipotesi di avvicendare nuovamente Loviso e Coppola, come avvenuto a Salerno; mossa utile in particolar modo contro una squadra, quale il Frosinone, che della fase offensiva sulla trequarti fa la propria forza. Motivo, questo, per il quale la presenza in campo di Zanetti (e con la fascia di capitano al braccio) è praticamente scontata. Così come quella di Diana che, pur non in perfette condizioni fisiche, il tecnico vorrebbe confermare, sia per domani che per il prosieguo della stagione, nell’ottica di dare finalmente un assetto stabile per il terzetto di centrocampo.
"Terzetto, sì; il trequartista, infatti, è destinato a cambiare domani (Leòn al posto di Gasbarroni) solo per il turn-over che possa far rifiatare il generoso numero 14 che, finora, ha dato tutto se stesso.La gara di Frosinone non è forse la partita ideale per schierare chi non desse le massime garanzie “solo” per dare continuità, ma certo prima o poi il settore più importante dovrà trovare la sua forma definitiva; e saranno, come sempre, i risultati a sancirla.
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