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Toro, adesso serve continuità

di Ivana Crocifisso

Il tempo delle fantomatiche svolte è finito. La svolta, se di svolta si può parlare, al momento c'è già stata. Dopo tre vittorie consecutive, cosa mai successa da quando...

Redazione Toro News

di Ivana Crocifisso

Il tempo delle fantomatiche svolte è finito. La svolta, se di svolta si può parlare, al momento c'è già stata. Dopo tre vittorie consecutive, cosa mai successa da quando questo campionato ha avuto inizio, è tempo adesso di riadattare il vocabolario granata.

Continuità è quello che serve, in un campionato che al momento, a ben guardare la classifica, è ancora aperto a tante soluzioni. Una serie B che ha premiato le squadre più continue, al di là delle vittorie. Che premia al momento Atalanta e Siena, che al di là della sconfitta degli orobici non hanno mai passato periodi negativi, che premia il Varese, sconfitto pochissimo. Che aveva premiato il Toro, nel momento in cui, sul finire dello scorso anno solare, la truppa di Lerda viaggiava ad andamento costante. E adesso, segnale che proprio la costanza premia, il Toro è di nuovo lì, quando sembrava impossibile poter pensare di recuperare quei punti.

Ma non è finita, non può ancora essere finita. Il nuovo campionato, quello iniziato con il ritorno di Lerda in panca, non è ancora nemmeno a metà. Staserà un bivio importante, quello sì. Perchè dopo Ascoli, Grosseto e Albinoleffe, avversari ostici ma, diciamolo, piuttosto modesti, il posticipo è la vera prova del nove. Arriva una Reggina un po' incerottata e delusa dagli ultimi tre risultati. Un Toro che non ha ancora fatto nulla, questa la realtà dei fatti. Ma che può dimostrare di essere la squadra che alla vigilia era da tutti accreditata come una delle migliori tre del campionato. Un Toro che per troppe settimane si è comportato da animale ferito e che nelle ultime tre settimane ha tirato fuori l'aggressività che è nella sua natura. Non è più tempo di fare calcoli, bisogna continuare a vincerle. E voltarsi indietro solo fra sei settimane.