"Si dice spesso che le minestre riscaldate non funzionino. Con Gian Piero Gasperini no. Con lui è diverso: dopo aver ricoperto il ruolo di tecnico del Genoa con risultati strabilianti, e dopo aver passato tre anni a riposarsi e a commentare qualche partita in televisione, il 29 settembre è ritornato sulla panchina del Grifone. E l'effetto Gasperini sul Genoa flaccido di Liverani è stato immediato. 4 vittorie, due pareggi e una sola sconfitta. E soprattutto, un gioco ritrovato e costante. Sabato sera il Torino affronterà proprio il Genoa, amico di una vita. Ma difficilmente finirà con il biscotto del maggio scorso. Due squadre agguerrite, bisognose di punti (il Toro più del Genoa, in realtà) ma comunque intenzionate a non deludere. A chi dovrà stare attenta la retroguardia granata?
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Toro, occhio a Gilardino: tra gol e sogni Mondiali
Il centravanti del Genoa è l'uomo più pericoloso, ma attenzione a Kucka e al giovane greco Fetfazidis
" Se il Genoa è là in alto, al settimo posto, lo deve soprattutto all'uomo di maggior esperienza all'interno dello spogliatoio. Stiamo parlando di Alberto Gilardino, 31 anni suonati, ma ancora sul pezzo, come si dice, ancora decisivo con i suoi gol. Sono già sei le reti realizzate finora, in 13 presenze. Gasperini basa il suo 4-3-3 (talvolta il 3-4-2-1) proprio sull'ex attaccante di Parma e Milan, appoggiato da Kucka (2 gol in stagione) e Fetfazidis, talento greco classe '90. Fortemente voluto da Liverani, il centrocampista classe '90 ha già collezionato 9 presenze. Gilardino, a suon di gol vuole conquistare Prandelli e il Mondiale brasiliano, e cercherà nel Torino una nuova vittima per raggiungere il suo scopo. L'altro elemento a cui la difesa granata dovrà stare all'erta, è Francesco Lodi. Se giocherà, ovvio, perchè alla luce degli ultimi avvenimenti, il centrocampista sembra essere ai margini del progetto tecnico, tant'è che il tecnico piemontese continua a preferirgli Matuzalem. Per il centrocampista del Genoa, sono passati i tempi d'oro del Catania, dove la squadra era costruita attorno a lui e ne era il trascinatore. Solo due gol all'attivo. Poche presenze. E una quasi certa partenza già a gennaio, per cambiare aria e magari tornare quello di un tempo. Infine, un elemento che gioca nell'ombra ma i suoi 6/7 gol annnuali li mette a segno, è Juraj Kucka, compagno di Hamsik in nazionale, quella della Slovacchia. E' un giocatore molto forte fisicamente, e non si fa pregare per tentare la conclusione da fuori. Ultima nota: non inganni la sua fisicità. E' abile come una gazzella negli spazi stretti e salta come una rana sui calci piazzati. Uomo avvisato...
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