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Toro, buona la prima!

di Federico Floris


Il campionato granata inizia all'Olimpico con un netto, incontestabile, 3-0 al neopromosso Lecce. Una vittoria alla prima stagionale non capitava da ben...

Federico Floris

di Federico FlorisIl campionato granata inizia all'Olimpico con un netto, incontestabile, 3-0 al neopromosso Lecce. Una vittoria alla prima stagionale non capitava da ben quindici anni. Bisogna risalire al 29 agosto del '93, quando i granata di Mondonico si imposero con un altrettanto netto 3-0 sul campo del Piacenza (che tra l'altro schierava Ferrante). In gol andarono Benny Carbone, Pennellone Silenzi e Paolino Poggi. Un bell'inizio, oggi come allora, non c'è che dire. Un avvio che mette in archivio i mugugni e le perplessità estive ma che non deve gasare troppo un ambiente, quello granata, sin troppo soggetto a depressioni improvvise ed esaltazioni altrettanto repentine. Bisogna quindi valutare con equilibrio e raziocinio i primi 90 soddisfacenti minuti del campionato 2008/09.Il Lecce è parso avversario piuttosto remissivo e praticamente nullo in fase offensiva se non sui tiri piazzati che hanno portato al palo di Antunes ed alla traversa di Caserta. Beretta dovrà lavorare sodo anche sulla tenuta difensiva, che ha vacillato soprattutto con Diamoutene.Senz'altro il Toro è stato bravo a mettere in luce le lacune dei giallorossi, approfittando puntualmente (e come non accadeva da tempo) delle occasioni create.A fronte di una prestazione collettiva granata di buon livello si sono notati segnali confortanti da parte di tanti singoli. A partire dal solito gatto- Sereni (splendida la risposta d'istinto su una punizione di Caserta nella ripresa) sino ad un Amoruso davvero pugnace, dedito al sacrificio sulla trequarti e ad un lavoro che abbina quantità e qualità Meritata la standing ovation al momento del cambio con Colombo.Bene anche Rosina e Bianchi, soprattutto per i rispettivi gol. Il dieci granata si è acceso spesso ed ha lasciato la propria impronta di classe sulla gara. Prima la solita impeccabile trasformazione del penalty, poi la partecipazione alla manovra collettiva che ha portato al raddoppio ed infine l'invenzione che è sfociata nel primo gol ufficiale di Rolando Bianchi con la maglia del Torino. Insomma, tante iniziative interessanti al servizio della squadra. Considerando oltretutto che Alessandro non è ancora al top della condizione fisica.Il numero 90, invece, è parso ancora un po' avulso dalla manovra collettiva (come del resto è abbastanza logico che sia dopo una settimana scarsa di lavoro con il resto del gruppo) ma ciò nonostante si è impegnato su ogni pallone ed ha insaccato una rete che per un bomber come lui è il pane quotidiano. L'intesa coi compagni è promettente e può solo migliorare.Ottime prestazioni anche per Pratali (autoritario e sicuro) oltre che per Matteo Rubin. Il ragazzo veneto vive la partita con grande intensità e vederlo di nuovo correre lungo la fascia sinistra è davvero un piacere per tutti, confermando che più che di una promessa si tratta di un giocatore dal presente radioso. Ciò detto dovrà continuare a lavorare per migliorare, soprattutto nella fase difensiva.Riconosciuti i meriti ai protagonisti della vittoria (non bisogna dimenticare il dinamismo di Zanetti e Saumel in mediana oltre alla regia di un Corini su alti livelli) bisogna adesso evitare di farsi trascinare da facili entusiasmi e continuare a lavorare così seriamente per presentarsi ancora più in forma a Reggio Calabria tra due settimane. Foto: Maurizio Dreosti