"Si può dire che il Toro stia vivendo il momento più difficile della stagione: la partita di Empoli, per il modo in cui è stata buttata al vento, è il classico episodio che rischia di lasciare dietro di sè scorie, incertezze e nervosismi. Il calendario però mette ora sulla strada del Toro quello che sulla carta è l'avversario più comodo nel contesto migliore possibile. Arriva il Pescara, squadra ultimissima in classifica, in grado di conquistare sul campo la miseria di sei punti, e arriva in un momento che definire delicato è un eufemismo, con la tifoseria sul piede di guerra e il presidente che ha appena subito un atto criminale come l'incendio delle automobili. E i granata giocheranno in casa, allo Stadio Grande Torino, là dove hanno inanellato risultati a ritmo da Champions League, fino allo scorso novembre.
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Toro, calma e sangue freddo. Impara dagli errori e riparti
L'Editoriale / Il Pescara come occasione per mettersi alle spalle dubbi e nervosismi: la squadra ha le qualità per aggiustare la stagione e dare modo alla società di pianificare il futuro
"E' quindi, sulla carta, la partita più facile della stagione. Un bell'assist dato dalla sorte a una squadra che ha l'opportunità di voltare pagina. Per farlo, dovrà mettere alle spalle tutte le difficoltà degli ultimi mesi, scendendo in campo come se fosse la prima giornata di campionato. Consapevole di avere delle qualità, non da squadra di vertice, ma comunque delle qualità, e del fatto che il ruolino di marcia da una vittoria nelle ultime nove partite è stato causato soprattutto dall'incapacità di sfruttare dette qualità nel modo migliore.
"Con il presidente Cairo si può essere in disaccordo su alcune cose, di certo non quando dice che, se una squadra si colloca nei primi posti dell'astratta classifica dei primi tempi, è perchè vale qualcosa. Ma succede, di fatto, che il Toro si dia la zappa sui piedi da solo. Succede quando trema per due volte in quattro giorni contro il Milan dopo essere passato in vantaggio, prestando il fianco alla rimonta di un avversario che il tempo sta dimostrando non così superiore. Succede quando scende in campo senza la convinzione di poter fare la partita contro una squadra, il Bologna, che all'andata aveva sotterrato con cinque reti. E succede quando, contro un Empoli nettamente inferiore, getta via la vittoria tra ingenuità e nervosismi eccessivi.
"E allora calma e sangue freddo, Toro: hai le qualità per aggiustare questa stagione, regalarti e regalare ancora delle soddisfazioni. Imparando dagli errori fatti e riprendendo coscienza dei propri pregi per sfruttarli appieno, sempre nell'interesse della squadra: che è da anteporre sempre e comunque agli obiettivi personali, semplicemente perchè si collega a questi con rapporto di causa-effetto. Il progetto di questo gruppo e di questo allenatore, che era iniziato così bene, deve riprendere slancio per considerare questa stagione un momento di crescita e indurre la società a pensare di continuare a costruire qualcosa partendo da ciò che c'è.
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