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Toro: cammino in salita, pedala con umiltà

Editoriale / Senza Belotti, con una serie di partite dure alle porte e con il morale da rigenerare. Devono uscire squadra e allenatore

Gianluca Sartori

"Benedetta sia la sosta per il Torino. Mihajlovic avrà accolto con molto favore questa sosta di campionato: la squadra è da consolidare per certi versi, addirittura ricostruire per altri. Sarebbe miope farsi abbagliare dall'innegabile bontà dell'attuale classifica: la squadra granata, nelle ultime due partite, ha imboccato una pericolosa china, e deve arrestare l'emorragia di risultati e fiducia prima che sia troppo tardi. E' il primo momento difficile della stagione e ci sono dei giorni di tempo per affrontare riflessioni profonde. Non è che sia tutto da rifare, ma - per citare il presidente Cairo - ci sono dei miglioramenti da apportare, dal punto di vista tattico specialmente, con una fase difensiva che è tornata inaspettatamente inaffidabile.

"Il momento del Torino è da prendere con le molle, per una serie di motivi. La partita con il Verona ha innegabilmente detto che la squadra di Mihajlovic ha perso certezze, anche nei suoi elementi più esperti. Il morale della squadra è da rigenerare e così anche la forma fisica di diversi giocatori. Il Gallo Belotti, leader tecnico ed emotivo, mancherà per un mese e i precedenti del Toro di Mihajlovic senza il suo capitano - oggettivamente - non sono beneauguranti. Insieme a lui, tanti altri giocatori sono da recuperare: dai terzini Barreca e De Silvestri, ai centrocampisti Obi e Acquah. E Miha ha bisogno di tutti loro. Alle porte, calendario alla mano, la parte più difficile della stagione. Alla partita con l'abbordabile Crotone, che però sul proprio terreno è sempre avversario da prendere con le molle, seguirà un filotto di nove partite di cui cinque contro squadre che in classifica sono davanti e due contro avversarie dirette per l'Europa League come Fiorentina e Atalanta.

"Tutto questo per dire che la lettura della situazione dice che la parte difficile della stagione sta per arrivare e il campanello d'allarme deve suonare. Il gruppo si deve dimostrare unito e Mihajlovic deve dimostrarsi tecnico di grande valore, proponendo qualcosa di nuovo dal punto di vista tattico, volente o nolente, vista l'assenza di Belotti. Serve unità, compattezza e umiltà prima di tutto per rimanere dentro al gruppo che si gioca le posizioni europee e regalare ai tifosi una stagione intensa e piena di emozioni.