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Toro, contro il Catania devi fare punti

Etnei meno ostici che in passato e in emergenza: l' occasione giusta per tornare a vincere

Roberto Maccario

La squadra tosta, veloce, coriacea e difficile da affrontare dell'anno scorso e in generale del recente passato sembra ormai solo un lontano ricordo.   UN CATANIA DIVERSO- Non sempre le ciambelle vengono con il buco e quest'anno, a Catania, la pasticceria sembra aver toppato. Rolando Maran,il tecnico che aveva raccolto alla grande l'eredità di allenatori vincenti quali Zenga e Simeone, non è riuscito nell'impresa e, dopo poche giornate, è stato sollevato dall'incarico per far posto a un mister navigato ed esperto come Gigi De Canio.   FINE DELL'INCANTESIMO?-La rosa è in ogni caso meno competitiva rispetto al passato, con l'amalgama degli argentini meno buono del solito, con giocatori un po' più avanti con gli anni (Almiron), acquisti deludenti ed improvvisi ripescaggi (Maxi Lopez). L'incantesimo dunque, a Catania, quest'anno non è riuscito, o almeno per ora, motivo per cui il Torino di Giampiero Ventura, domenica all'Olimpico, ha l'occasione per strappare punti importanti in chiave salvezza.   IL TORO CI CREDE- L'impresa, almeno sulla carta, non appare impossibile, considerando anche le assenze pesanti tra gli etnei come quelle del centrocampista ceco Plasil, del lungodegente Gonzalo Bergessio e del Pitu Barrientos, rimasto in Sicilia all'ultimo dopo essere stato vicino al trasferimento estivo nel mondo arabo. I granata dovranno quindi scendere da subito in campo con la giusta convinzione, consapevoli di dover strappare i punti decisivi proprio in queste partite: nelle grandi sfide a volte si riesce ad ottenere un pareggio, ma non è facile andare oltre, e con le belle figure non si scala la classifica. Ventura si augura dunque un Toro bello, ma anche cinico, capace magari di acciuffare la partita in extremis ma più che mai deciso a fare punti. Perché adesso, pur senza essere ancora pesanti, sono già significativi.