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Toro, così non c’è proprio gusto

 Distrazioni, errori, rammarico. Questo mantra -che si ripete ormai da parecchie partite- evidenzia a pieno l'andamento della gara del "Franchi". A fronte...

Federico Lanza

" Distrazioni, errori, rammarico. Questo mantra -che si ripete ormai da parecchie partite- evidenzia a pieno l'andamento della gara del "Franchi". A fronte di un primo tempo imbarazzante, il Torino disputa i secondi 45' con un'intensità mai vista prima. Al gol sul finire di primo tempo segue quello di Santana che sfrutta un geniale velo di Meggiorini e scarica un destro terrificante che inchioda Viviano. Gol fantastico per costruzione e fattura. Il Toro preme sull'accelleratore e anche Ventura ci crede: dentro Bianchi per Meggiorini. I granata alzano il baricentro e subito Bianchi mette paura a Viviano, senza però imprimere alla sfera la giusta potenza. Alessio Cerci, fin lì abulico davanti ai suoi ex tifosi, alza la voce e pareggia: l'ala granata lascia partire un mancino che sfida le leggi della fisica e si insacca alle spalle di un incolpevole Viviano. La partita sembra scorrere fino al 90' su questi binari e il Toro non si fa schiacciare più di tanto dalla Fiorentina, se non qualche incursione pericolosa di Cuadrado. Sembrava tutto fatto per una "remuntada" in stile Liverpool, datata 25 Maggio 2005. Sembrava...La solita beffa arriva dal neo entrato Romulo, che sfrutta un assist involontario di D'Ambrosio e fa esplodere di gioia il Franchi. Il Toro, perde, immeritatamente: 4 gol subiti, due squalificati e un espulso -Darmian nel finale- sono una punizione eccessiva in vista del derby di settimana prossima. Ma il Toro ci arriva con la consapevolezza che se gioca con questa foga agonistica, può far male anche alla Vecchia Signora.

  Federico Lanza     (foto Dreosti)