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Toro e Fiorentina, progetti opposti
Estate 2011, il Toro era un cantiere aperto ma piano di macerie, con un presente da incubo un futuro da costruire. Estate 2012, anche la Fiorentina ha vissuto una situazione molto simile. Un rapporto da riannodare con...
JOJO SIMBOLO - I viola avevano chiuso la campagna acquisti con un utile superiore ai 9 milioni sapendo oltre tutto resistere a tutte le tentazioni per vendere Jovetic che pure era valutato benissimo sia in Italia che all’estero. Un prezzo vicino ai 20 milioni, poco più di quanto valga oggi Ogbonna. E vedremo se la resistenza della società granata sarà la stessa, produrrà soprattutto gli stesi risultati. Jovetic è rimasto all’inizio controvoglia, ora sempre più convinto perché alla luce dei risultati e del gioco di Montella anche il suo valore di mercato è cresciuto mentre non si può dire altrettanto dei giocatori granata allo stato attuale, uno su tutti Cerci.
MERCATO DA INTENDITORI - Ma più in generale la Fiorentina anche grazie a Pradè ha operato saggiamente. Roncaglia è arrivato a parametro zero dal Boca, simbolo di quel mercato argentino che anche il Toro insegue da tempo senza frutti concreti, diventando subito insostituibile e ora si è ampiamente riprezzato. Borja Valero e Rodriguez sono stati presi dal derelitto Villareal e si sono dimostrati un affare, al pari dei vari Tomovic, Pizarro, che qui sta vivendo una seconda giovinezza, El Hamdaoui che è investimento per il futuro, oltre a comprimari solidi come Migliaccio, Llama, Fernandez. La società ha ceduto Nastasic, che pure sembrava insostituibile, e in Savic ha trovato sostituto degnissimo, incassando pure una bella cifra.
C’E’ ROSA E ROSA - Come a dire che complessivamente la rosa, fatta con oculatezza ed equilibrio anche generazionale, vale oggi oltre 50 milioni. Merito ovviamente anche di Vincenzo Montella, altra scommessa azzeccatissima. Ecco perché i tifosi, che pure in estate erano apertamente contro la società, sono tornati a riempire il ‘Franchi’ come non fanno quelli del Toro all’Olimpico e domenica anche in virtù del gemellaggio saranno in moltissimi. E i paragone continua a stridere, perché anche i Della Valle spesso sono stati accusati, come Urbano Cairo, di certa parsimonia sul mercato. Ma alle volte basta saper fare le mosse, giuste, anche con i giocatori svincolati.Federico Danesi(foto M.Dreosti)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Estate 2011, il Toro era un cantiere aperto ma piano di macerie, con un presente da incubo un futuro da costruire. Estate 2012, anche la Fiorentina ha vissuto una situazione molto simile. Un rapporto da riannodare con...
JOJO SIMBOLO - I viola avevano chiuso la campagna acquisti con un utile superiore ai 9 milioni sapendo oltre tutto resistere a tutte le tentazioni per vendere Jovetic che pure era valutato benissimo sia in Italia che all’estero. Un prezzo vicino ai 20 milioni, poco più di quanto valga oggi Ogbonna. E vedremo se la resistenza della società granata sarà la stessa, produrrà soprattutto gli stesi risultati. Jovetic è rimasto all’inizio controvoglia, ora sempre più convinto perché alla luce dei risultati e del gioco di Montella anche il suo valore di mercato è cresciuto mentre non si può dire altrettanto dei giocatori granata allo stato attuale, uno su tutti Cerci.
MERCATO DA INTENDITORI - Ma più in generale la Fiorentina anche grazie a Pradè ha operato saggiamente. Roncaglia è arrivato a parametro zero dal Boca, simbolo di quel mercato argentino che anche il Toro insegue da tempo senza frutti concreti, diventando subito insostituibile e ora si è ampiamente riprezzato. Borja Valero e Rodriguez sono stati presi dal derelitto Villareal e si sono dimostrati un affare, al pari dei vari Tomovic, Pizarro, che qui sta vivendo una seconda giovinezza, El Hamdaoui che è investimento per il futuro, oltre a comprimari solidi come Migliaccio, Llama, Fernandez. La società ha ceduto Nastasic, che pure sembrava insostituibile, e in Savic ha trovato sostituto degnissimo, incassando pure una bella cifra.
C’E’ ROSA E ROSA - Come a dire che complessivamente la rosa, fatta con oculatezza ed equilibrio anche generazionale, vale oggi oltre 50 milioni. Merito ovviamente anche di Vincenzo Montella, altra scommessa azzeccatissima. Ecco perché i tifosi, che pure in estate erano apertamente contro la società, sono tornati a riempire il ‘Franchi’ come non fanno quelli del Toro all’Olimpico e domenica anche in virtù del gemellaggio saranno in moltissimi. E i paragone continua a stridere, perché anche i Della Valle spesso sono stati accusati, come Urbano Cairo, di certa parsimonia sul mercato. Ma alle volte basta saper fare le mosse, giuste, anche con i giocatori svincolati.Federico Danesi(foto M.Dreosti)
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